Presepi con Silvio re Magio e alberi di Natale dei cassintegrati

Cartoline del Natale aquilano

23 Dicembre 2009   18:36  

Il presepe ha un sapore tutto particolare, a L'Aquila, dopo il sisma del sei aprile, perché esso infonde un senso di pace e calore, il ritorno all'infanzia, evoca il focolare domestico, che molti purtroppo in città hanno perso, e di cui hanno nostalgia.

Tra i presepi, monumentali, meritano invece menzione per la loro bellezza e significato quello portato in dono dalla Regione Trentino alto Adige al parco del castello cinquecentesco, composto da dodici figure a grandezza naturale in legno scolpito dai maestri della Val di Fiemme. E poi il presepe redazzato dai maestri napoletani della famiglia Ferrigno che può essere ammirato alla Guardia di Finanza. Un presepe allegorico, come nella migliore tradizione di San Gregorio Armeno, con tanto Silvio Berlusconi, Gianni Letta, e Guido Bertolaso nella veste di re Magi. Ne spiega il sginificato il tenente colonnello Paolo Carretta.

Un gruppo di cittadini hanno invece optato per un albero di Natale, molto particolare anch'esso, in via di allestimento alla villa comunale: al posto delle palline e degli addobbi, scarne lettere di licenziamento e di mobilità che hanno ricevuto. e questo per ricordare che sono 18mila le persone in casa integrazione a L'Aquila a causa del sisma, di cui 5mila, nel nel 2010 saranno definitamente licenziate, e non resta che sperare in una pronta resurrezione anche dell'economia cittadina.

 


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