Presunto traffico di cocaina dalla Colombia, in 25 a processo

Droga sarebbe stata spacciata soprattutto sulla costa teramana

08 Gennaio 2015   12:18  

Si sono concluse le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia dell'Aquila in merito ad un presunto traffico di cocaina che dalla Colombia avrebbe importato un grande quantitativo di droga in Abruzzo.

L'inchiesta ha portato alla richiesta di processo per 25 persone, tra cui il presunto capo dei trafficanti, un 35enne di nazionalità dominicana. Se si contano anche i denunciati, gli indagati salgono a 65, tutti sudamericani e residenti tra le Marche e l'Abruzzo, nello specifico tra le Province di Teramo e Pescara.

Altri coinvolti avevano già avanzato richieste di patteggiamento nei mesi scorsi, per gli altri 25 il processo è stato aggiornato a marzo. Secondo l'accusa, l'organizzazione dalla Colombia sarebbe giunta a fare arrivare in Abruzzo fino a 50 chili di cocaina, che sarebbe poi stata spacciata soprattutto sulla costa teramana.

Per non essere intercettati con la droga, i corrieri (a quanto risulta dalle indagini, soprattutto donne) l'avrebbero trasportata all'interno di ovuli ingeriti alla partenza, opportunamente ricoperti con cera aromatizzata al cioccolato e al rum per ingannare l'olfatto dei cani durante i controlli presso gli aeroporti, ovviamente con il rischio che gli ovuli potessero rompersi e provocare immediatamente la morte. In altri casi, invece, la cocaina sarebbe stata trasportata anche allo stato liquido, nascosta in contenitori per aerosol o schiuma da barba.

A parere degli inquirenti, la banda avrebbe dimostrato di sapersi muovere bene nel mercato del traffico di stupefacenti, ed avrebbe avuto almeno tre livelli di organizzazione gerarchica: capi, corrieri e semplici spacciatori.


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