Prete sospettato di abusi su minorenne, via al dibattimento canonico: c'è rischio di espulsione

Sentenza prevista per l'inizio del prossimo anno

12 Novembre 2014   09:52  

E' entrato nella fase decisiva il processo canonico a carico di don Vito Cantò, l'ex parroco di Villa Raspa di Spoltore accusato di aver abusato di un ragazzo minorenne.

Ha avuto difatti inizio la seconda fase del processo, quella dibattimentale, che potrebbe arrivare a sentenza all'inizio del prossimo anno, dopo il rinvio a giudizio dell'ex parroco sulla base dell'articolo 6,  paragrafo 1 delle norme canoniche sui "delitti più gravi".

Nelle prossime udienze saranno ascoltati i vari testimoni, tra cui probabilmente anche il ragazzo (oggi maggiorenne, 15enne all'epoca dei fatti contestati) presunta vittima del prete, già allontanato dalla parrocchia di Villa Raspa e sospeso "ad cautelam" dalle mansioni sacerdotali 16 mesi or sono.

Accanto al processo canonico, intanto, va avanti la parallela inchiesta penale diretta dal pm Salvatore Campochiaro, ancora al primissimo stadio: al parroco è contestato il reato 609 quater poiché - recita il capo di imputazione - "don Vito avrebbe compiuto atti sessuali sul minore di 16 anni che gli era stato affidato per ragioni di educazione religiosa".

In caso dovesse essere giudicato colpevole, il parroco rischierebbe fino alla dimissione, ossia la perdita dello stato clericale, oppure una pena più blanda come la limitazione del ministero o l'obbligo di dimora in una struttura protetta.


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