Processo Commissione Grandi Rischi: la diretta dal Tribunale dell'Aquila

De Bernardinis: "Questa è la mia terra, sono qui per la gente"

20 Settembre 2011   09:16  

Sono i primi atti del processo alla Commissione Grandi Rischi, quelli che si stanno compiendo al Tribunale dell'Aquila.

Sette gli indagati, tutti illustri: Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi Rischi, Bernardo De Bernardinis, gia' vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione Civile, Enzo Boschi, all'epoca presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto C.a.s.e., Claudio Eva, ordinario di fisica all'Universita' di Genova e Mauro Dolce, direttore dell'ufficio rischio sismico di Protezione civile.

Tutti accusati, a vario titolo, di omicidio colposo, lesioni personali colpose e cooperazione nel delitto colposo.

Secondo le tesi dei pm, nella riunione dell'organismo consultivo della presidenza del Consiglio del 31 marzo 2009, una settimana prima della scossa delle 3.32, ci fu "una valutazione del rischio sismico approssimativa, generica e inefficace in relazione alla attivita' della commissione e ai doveri di prevenzione e previsione del rischio sismico" e dopo quella stessa riunione la Commissione forni' alla gente "informazioni imprecise, incomplete e contraddittorie sulla pericolosita' dell'attivita' sismica vanificando le attivita' di tutela della popolazione".

La nostra diretta

ore 11:22

Sono circa 70 le parti civili, cioe' quelle che hanno diritto al risarcimento danni, che sono state ammesse al processo a carico della Commissione grandi Rischi in corso di svolgimento al tribunale dell'Aquila che vede alla sbarra sette imputati. Esclusi, invece, dal giudice del Tribunale dell'Aquila, Marco Billi, il Codacons e l'associazione Codici, bocciati gia' nella fase dell'udienza preliminare. (foto sotto: Avvocato Wania Della Vigna)

ore 10:22
"Ritenevo importante esserci perché questa è la mia terra e anche per sottolineare la professionalità e la qualità degli altri pubblici funzionari. Sono abruzzese, lo dovevo anche alla gente del luogo".

Lo ha detto Bernardo De Bernardinis, imputato al processo della Commissione grandi rischi, unico presente in aula, nel corso del quarto d'ora di sospensione concesso dal magistrato Marco Billi alle difese per esaminare le nuove costituzioni di parte civile. "La costituzione come parte civile del Comune dell'Aquila - ha detto Carlo Sica, avvocato dello Stato – è intempestiva perché effettuata in periodo di sospensione dei termini". (foto sotto Vincenzo Vittorini, familiare vittime)

ore 10.20
Sono una cinquantina le richieste presentate da associazioni e parenti delle vittime per essere ammessi come parte civile. Oltre ai familiari delle vittime hanno fatto richiesta le associaizoni Codici, Codacons e il Comune dell'Aquila.
Al momento sono al vaglio tutte le richieste.

ore 9.15
Rossini
: "Cerchiamo giustizia e basta, applicare le cose per ottenere risultati che la giustizia richiede". Lo ha detto il procuratore capo della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, prima di entrare nell'aula dibattimentale del Tribunale dell'Aquila dove questa mattina si celebrera' il processo a carico dei sette componenti la Commissione Grandi Rischi accusati di omicidio colposo, lesioni personali colpose e cooperazione nel delitto colposo. Ai giornalisti che chiedevano un commento al magistrato sulla circostanza di voler mandare in galera persone che non avevano previsto il terremoto che non si poteva prevedere, Rossini ha risposto: "A me non risulta questo discorso".

Ore 9:00
Arrivano alla spicciolata i protagonisti del processo alla Commissione Grandi Rischi che il 31 marzo 2009 rassicurò gli aquilani sull'imprevedibilità dei terremoti. Dei sette indagati in aula è presente solo Bernardo De Berardinis (foto sotto) vice all'epoca di Guido Bertolaso. Per gli altri sei imputati e' stata dichiarata la contumacia.

Sono già arrivati anche i pm Alfredo Rossini (prima foto sotto) e Fabio Picuti.

Vincenzo Vittorini, presidente del comitato 309 martiri aquilani e candidato Sindaco del Comune dell'Aquila non si sbilancia, "vedremo cosa succederà", il suo commento.

Presenti giornalisti da tutto il mondo e per la grande attesa e la grande partecipazione prevista il giudice Marco Billi ha deciso di condurre il processo nell' aula di Corte di Appello.


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