Processo al Comune di Spoltore, filone CityModa. I testimoni: "Aperture irregolari"

15 Maggio 2014   13:22  

I testimoni dell'accusa sono sfilati nel corso dell'udienza relativa al cosiddetto "filone CityModa" relativo a questioni di urbanistica nel quale sono imputati tra gli altri l’ex sindaco di Spoltore Franco Ranghelli, l'ex comandante della polizia municipale Enrico Monaco, il titolare del centro Giancarlo Fiore, il consigliere comunale di Pescara Nico Lerri e il segretario generale della Provincia di Pescara Fabrizio Bernardini.

Riguardo tale filone, il pm Gennaro Varone sostiene come la cittadella della moda avrebbe avuto requisiti di sicurezza sospetti, certificati di agibilità che sarebbero stati omessi e presunti collaudi poco chiari.

Tra i teste chiamati a rilasciare dichiarazioni, particolare rilevanza ha avuto quanto affermato da Aldo Pirera, consulente commerciale di CityModa all'epoca dei fatti contestati. "E' stato il sindaco, il 18 luglio 2009, a dirmi di sentire Italo Agresta (un altro imputato, ndr) per provvedere all'ordinanza di apertura per l'indomani" - ha sostenuto Pirera - "ed io, rappresentando la ditta, avevo interesse che il Comune la rilasciasse".

Il teste ha inoltre ammesso di aver taciuto sull'irregolarità dell'adozione di tale ordinanza, rispondendo in modo afferamtico alla domanda rivoltagli al riguardo dal presidente del collegio Antonella Di Carlo.

Un'ulteriore conferma di tale circostanza è poi stata fornita anche dal vigile Cinzia Venturini che ha asserito come "le aperture domenicali di CityModa sono state irregolari".


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