Processo per occupazione Regione, il test D'Amico: ''Manifestanti pacifici e nessun danno''

19 Novembre 2013   11:35  

Il vice presidente del consiglio regionale Giovanni D'Amico, sentito come testimone, minimizza e scagiona i quattro accusati nel processo sull’occupazione della sede della Regione nel 2010, allorché centinaia e centinaia di aquilani esasperati invasero pacificamente il palazzo della sede regionale, per chiedere certezze sulla ricostruzione e la proroga per la restituzione delle tasse sospese dopo il sisma del 6 aprile 2009

I manifestanti durante l'occupazione simbolica apposero dei fogliettini gialli adesivi che invitavano alle dimissioni l'allora commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi.

D’Amico, in particolare, ha affermato che al suo arrivo il cancello di ingresso dell'Emiciclo era già aperto e che, per quello che ha potuto vedere, i manifestanti si comportarono correttamente e non ci furono violenze.

Ascoltato D'Amico, il giudice Angelo Caporale, ha poi fissato per il 16 dicembre l’udienza conclusiva dove prima della sentenza saranno sentiti anche i test dell'accusa tra cui il dirigente Paolo Costanzi, ieri assente.

Tra le accuse contestate il danneggiamento e l’invasione di edifici.

Le persone sotto accusa sono Enrico Ciccozzi, Nino D’Innocenzo, Giovanni De Gasperis e Mauro Zaffiri.

 


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