Produzione di funghi per rilancio Centrale del latte L'Aquila

21 Dicembre 2010   11:31  

Il lombatello è una nuova varietà di funghi, la cui produzione approda alla Centrale del latte di L'Aquila. Non più solo latte, quindi. Dopo il sisma alla centrale del latte di L'Aquila si è registrato un importante calo di vendite e la Centrale ha pesnato di rinnovarsi. 

"La cooperativa è nata nel 1958 grazie a circa 300 allevatori" ha spiegato Claudio Giorgini, presidente del Consorzio di produttori del latte. "Negli anni questo numero è sceso fino a raggiungere le 60 unità. Dopo il terremoto le difficoltà sono aumentate". Per guardare avanti si è pensato ad un progetto di rinascita. Dei 14 etteri di terreno a disposzione della Centrale, 5 saranno usati per un nuovo stabile della produzione del latte (più piccolo dell’attuale) e per una fungaia. L’attuale capannone della Centrale del latte, invece, sarà affittato.Gli altri ettari saranno a disposizione di un imprenditore, che li rileva per circa 5 milioni di euro da rinvestire, li destinerà  a verde attrezzato, impianti sportivi e locali commerciali.

La novità più rilevante è relativa alla produzione di funghi, affidata a Funghi Imperiali srl, società partecipata della quale la Centrale del latte è la maggiore azionista. La funghi Imperiali produrrà una nuova varietà di fungo commestibile e a lunga conservazione: il lombatello, che ha già quattro brevetti. Questa novità della Centrale del latte proterà anche lavoro. A regime, infatti, la produzione giornaliera del lombatello sarà di oltre 40 quintali e l’attività dovrebbe garantire l’occupazione di almeno 20 persone tra operai, tecnici e amministrativi.

Tutto il piano di rilancio è una proposta che sarò vagliata dagli uffici tecnici e nella conferenza dei capigruppo del comune di L'Aquila. I tempi tecnici potranno variare dai 4 mesi a un anno e mezzo


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