Professor Boschi: venga a dormire in una casa semi-agibile...

L'esperto: ''Gli aquilani sono al sicuro''

25 Settembre 2009   13:22  

Nuova scossa di terremoto ieri pomeriggio a L'Aquila del 4.1 della scala Richter, la più forte da tre mesi a questa parte. L'epicentro a nord della città, tra i comuni di Capitignano e Pizzoli. I cittadini sono scesi in strada, e in molti hanno poi trascorso la notte in macchina. Le scuole non sono state chiuse, panico tra i bambini questa mattina però allorché le sirene si sono attivate in seguito ad una altra piccola scossa. Il professor Enzo Boschi dell'Ingv afferma: ''Non siamo stati sorpresi da questa scossa: ce ne aspettiamo ancora. In Irpinia continuarono per un anno e mezzo. Le scosse, certo, fanno paura - aggiunge - ma le persone sono al sicuro, con i controlli della Protezione Civile sugli edifici agibili non c'e' un reale pericolo e il piano di rientro andra' avanti''.

Molti aquilani stanno però tornando a vivere in città, non solo nelle case agibili classificate A, ma anche nelle case classificate B e C, cioè comunque danneggiate dal sisma e lesionate. Una recente ordinanza della Protezione civile le ha trasformate in semi-agibili e dunque abitabili, e questo per far quadrare i conti che non tornano degli alloggi fin qui costruiti con il Piano CASE, requisiti, reperiti nelle caserme e negli alberghi vicini e lontani. Prima dell'ordinanza nelle case B e C era proibito anche solo entrarci.

E un altro esperto in terremoti, il geologo Antonio Moretti, però sembra non pensarla esattamente come il professor Enzo Boschi: 'Nel distretto del Gran Sasso – afferma - non c’è da aspettarsi un terremoto di intensità particolare, ma io, se fossi al posto degli abitanti dei Comuni a ridosso dell’epicentro, non ci tornerei a dormire in quanto è possibile che si verifichi un altro fenomeno in grado di raggiungere intensità 5''.

Il professor Boschi potrebbe dunque rafforzare la sua tesi scientifica secondo cui ''gli aquilani non corrono pericoli'' venendo a vivere qualche mese in una casa classificata C, con sopra al letto non certo rassicuranti piccole crepe, che non saranno un segno di danni strutturali, ma credete, non ti fanno chiudere occhio per tutta la notte.

E nessuno a L'Aquila ha dimenticato poi la profezia del professor Boschi che una settimana prima del terremoto affermò testuali parole nel summit della Commissione Grandi rischi: "Escluderei che lo sciame sismico sia preliminare di eventi (...) anche se siamo in una zona sismica attiva. Nell'area abruzzese registriamo circa 800 scosse l'anno. Ma i terremoti non si possono prevedere, si possono solo prevenire". E le parole di un altro esperto, il sottosegretario Franco Barberi: : "Gli sciami tendono ad avere la stessa magnitudo ed è molto improbabile che nello stesso sciame la magnitudo cresca (...) Noi rappresentiamo la situazione scientifica".

Filippo Tronca

 

 LA CIRCOLARE DELLA PROTEZIONE CIVILE. Abitazioni B, C ed E: dichiarazione in corso d'opera dell'agibilità sismica

Una circolare del Vice Commissario Delegato, firmata il 10 settembre, dà chiarimenti sull’agibilità sismica totale o parziale in corso d’opera, permettendo di ridurre i tempi per il rientro dei cittadini nelle abitazioni danneggiate e per la riattivazione delle attività produttive e commerciali.

Per gli edifici inagibili classificati B, C o E su cui sono in corso lavori di ripristino dell’agibilità, il professionista può dichiarare con perizia asseverata il recupero dell’agibilità sia in corso d’opera che in anticipo rispetto alla domanda o alla concessione del finanziamento. La dichiarazione di agibilità può riguardare anche solo una parte dell’edificio o singole abitazioni, purché siano salvaguardate le condizioni di sicurezza dei percorsi nelle parti comuni. Per il ripristino dell'agibilità, è necessario che siano state ripristinate le condizioni utili alla riattivazione del gas e degli impianti principali.

Il conseguimento delle condizioni di agibilità deve essere verificato dai tecnici abilitati incaricati di seguire i lavori. Per i condomini la circolare prevede che la dichiarazione di agibilità venga sottoscritta sia dal tecnico che cura gli interventi sulle parti comuni dell’edificio, sia dai tecnici che curano gli interventi sulle singole unità immobiliari di cui viene dichiarata l'agibilità. Sarà possibile, inoltre, avvalersi della convenzione esistente con gli installatori per l’esecuzione delle prove di tenuta e di funzionalità sull’impianto del gas.

La circolare consente inoltre di effettuare appositi interventi, anche temporanei, i cui costi possono essere rimborsati nell'ambito delle spese di riparazione ammessi al contributo statale, entro determinati limiti di spesa.

La circolare è indirizzata ai Prefetti de L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo; al Presidente della Regione Abruzzo; ai Presidenti delle Provincie di L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo; alla Di.Coma.C. e ai responsabili dei COM e dei COI. Alla nota è allegato il modello di dichiarazione asseverata da trasmettere al Comune.

 

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