Proposta di referendum sulle chiusure al traffico infrasettimanali a Pescara

07 Aprile 2012   10:08  

“Diamo voce al territorio sulle chiusure al traffico infrasettimanali della città, valutiamo la possibilità di svolgere un referendum o un sondaggio cittadino chiedendo agli utenti di esprimersi sulle iniziative di blocco delle auto per 5 ore adottate nelle scorse settimane dall’amministrazione comunale quale provvedimento di governo dettato dalla legge a fronte dell’incremento dei valori delle micropolveri. Potrebbe essere un importante momento di democrazia per far parlare non solo i commercianti da un lato e gli ambientalisti dall’altro, ma i cittadini, quelli che vivono nelle vie del centro, eternamente angustiate dallo smog e dal Pm10, e quelli che a Pescara ci vengono per lavoro, studio e tempo libero, quelli che proprio non riescono a rinunciare all’auto privata e quelli che amano invece la bici, consentendo a tutti, in via preliminare, di assumere piena consapevolezza della situazione della qualità dell’aria che respiriamo a Pescara per poi esprimere serenamente il proprio parere. L’idea potrebbe essere valutata dal Tavolo Istituzionale permanente istituito con Associazioni di categoria dei commercianti e le Associazioni ambientaliste”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl Armando Foschi, Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici, avanzando la proposta.

“Ormai a Pescara è come se si stesse aprendo una faida che ha dell’assurdo – ha detto il capogruppo Pdl Foschi -: da una parte ci sono i commercianti, o meglio le Associazioni di categoria, che rintuzzano la polemica, accusando il Comune di voler uccidere il commercio a Pescara per aver chiuso al traffico la città per appena cinque ore, per due giovedì. Dall’altra parte ci sono gli ambientalisti che minacciano esposti, denunce, querele e tirano per la giacchetta la stessa amministrazione comunale chiedendo provvedimenti più drastici, come la chiusura al traffico della città per tutta la settimana. E in mezzo, tra l’incudine e il martello, c’è l’amministrazione comunale che ha il sacrosanto dovere istituzionale di ascoltare sia l’una che l’altra campana, ma ancor di più ha il dovere di fare sintesi tra le diverse istanze, seguendo innanzitutto ciò che prevede la normativa, la quale dinanzi a un elevato livello del Pm10 impone, senza possibilità di scelta, lo stop alle auto. Una legge che non vale solo per Pescara, ma vale per Torino, Milano,  Roma, Napoli, ovvero vale per tutte le città italiane, ma nel capoluogo adriatico sembra che si viva in una sorta di ‘Repubblica indipendente’ dove non si possono rispettare le leggi valide in qualunque altro comune. Proprio per fare la migliore sintesi, l’assessore alla Mobilità Fiorilli ha deciso di istituire un Tavolo istituzionale permanente nel quale sono stati messi insieme tutti gli attori affinchè, democraticamente, tutti potessero esprimere il proprio punto di vista per individuare una soluzione congiunta e condivisa, partendo da un’assunzione collettiva di responsabilità, ossia che la salute è un bene primario e va tutelata sopra ogni altra cosa. Ma anche questa soluzione sembra che nella ‘repubblica indipendente di Pescara’ non vada bene, o meglio: se gli operatori commerciali che partecipano ai tavoli esprimono un parere semi-favorevole alle soluzioni prospettate, specie dopo aver appreso le conseguenze prodotte sulla salute dal Pm10, sono le Associazioni di categoria a sollevare la polemica e a dichiarare il ‘no’ a qualunque mediazione, rendendo inutile lo stesso Tavolo di concertazione. Non solo: le Associazioni presentano il conto con un elenco di ‘cose da fare’ per il rilancio del commercio, ma spesso neanche si accorgono che quelle ‘cose da fare’ sono in realtà già state fatte. A Pescara stiamo realizzando un centro pedonalizzato splendido: ieri abbiamo inaugurato via Firenze-via Cesare Battisti, un ‘salotto’, portando eventi lungo la strada che hanno attratto centinaia di persone. Lo sanno bene i commercianti delle due vie che ieri ci hanno ringraziato per aver tolto le auto dalle due strade e aver regalato alla città nuovi spazi in cui passeggiare. Nel centro di Pescara esiste già un parcheggio di oltre 2mila posti auto, sulle aree di risulta, a un metro da corso Umberto e corso Vittorio Emanuele, le vie dello shopping, dove ci sono parcheggi per la sosta lunga (a soli 2,50 euro per l’intera giornata) e per la sosta breve, a 50 centesimi per mezz’ora e 1 euro all’ora. Parcheggi per la sosta breve sono disseminati in tutto il centro cittadino, dove abbiamo istituito anche strade con la sosta gratuita con disco orario a 60 minuti per favorire la rotazione dei clienti. A Pescara sono già pronti gli studi di fattibilità per i parcheggi multipiano interrati in piazza Primo Maggio, Madonnina ed ex Fea. A Pescara l’amministrazione sta lavorando da due anni e mezzo per il rilancio del proprio ‘centro commerciale naturale’, ma ha anche bisogno della collaborazione propositiva degli operatori economici e del territorio: non è possibile pensare che per aver chiuso al traffico la città per 5 ore di un giovedì gli affari dei negozi siano calati dell’80 per cento, perché se così fosse in via Roma, via Trento e corso Umberto non dovrebbero esserci più negozi da 15 anni. Così come non dovrebbero esserci negozi nel centro di Roma, da sempre chiuso alle auto, o di Firenze. Il calo ci sarà pur stato, ma per la crisi generale che sta riducendo i consumi delle famiglie che ormai centellinano al centesimo i propri acquisti, anche per i generi di prima necessità e non perché una strada è stata chiusa alle auto. Ma comunque – ha affermato il capogruppo Pdl Foschi – potremmo a questo punto valutare l’opportunità di dare voce al territorio promuovendo una sorta di sondaggio o un referendum chiedendo il parere di tutti i cittadini rispetto alle chiusure al traffico della città organizzate nel corso della settimana, chiusure che certamente non sono risolutive rispetto alle micropolveri, ma sicuramente danno un contributo a migliorare la qualità dell’aria. La proposta potrebbe essere quella di informare i cittadini su quale sia la situazione di Pescara sul fronte della qualità dell’aria, su quali siano gli effetti sulla salute prodotti dal Pm10, su quale sia la posizione espressa nel merito da Ambientalisti e associazioni di categoria degli operatori commerciali, su quali siano gli interventi infrastrutturali messi in atto dal Comune, e quindi di pronunciarsi sulla chiusura al traffico della città infrasettimanale. L’esito di quel sondaggio potrebbe essere una base di riflessione, fermi restando, però, gli obblighi di legge imposti per la tutela della salute”.

 


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