L'anno nuovo per la politica a L'Aquila si apre come si era chiuso il 2011, ovvero con feroci polemiche sulla nuova proroga di sei mesi , o presunta tale, della restituzione a rate delle tasse sospese nel periodo dell'emergenza, a beneficio delle popolazioni terremotate.
Ripercorriamo dunque gli episodi di questa telenovelas: Il ministro Tremonti si impunta e non inserisce nel mille proroghe il provvedimento più volte annunciato e garantito. La città rischia la sommossa, e con il consiglio regionale occupato da cittadini inferociti, dopo febbrili trattative a Roma, arriva il dietrofront in zona cesarini, e la proroga viene inserita.
Il commissario Chiodi ringrazia il governo e canta vittoria, l'opposizione e il mondo produttivo aquilano prende atto che almeno per sei mesi si respira, anche se si sottolinea, si è lontani da quanto deciso dopo tutti gli altri terremoti e catastrofi in Italia: cioè anni di congelamento e restituzione solo di una parte delle tasse arretrate.
La tregua dura giusto il brindisi di capodanno, e il tempo di leggere cosa c'è davvero scritto nel mille-proroghe. C'è scritta una una beffa, una presa in giro per i terremotati, tuonano così già dal primo gennaio l'assemblea cittadina, l'assessore comunale Stefania Pezzopane, il parlamentare Giovanni Lolli: le sei rate sospese fino a giugno dovranno essere saldate “in modo da non determinare effetti peggiorativi sui saldi di finanza pubblica”.
Tradotto dal politichese: le rate non pagate da gennaio a giugno andranno restituite da luglio a dicembre 2011 con rate raddoppiate, il che cambierebbe poco o nulla, soprattutto per chi intanto ha perso il lavoro e attività, per chi già non riesce pagare le tasse correnti, in quanto sia ben chiaro gli aquilani terremotati già ripagano fino all'ultimo euro tutte tasse tributi e mutui, per di più con gli interessi, in una città con l'economia a pezzi.
Non si fa attendere la replica piccata del commissario Gianni Chiodi: '' Quello che dicono Lolli e Pezzopane è una bufala. E' rassicura: l'importante e che ora le rate siano sospese fino a giugno, la copertura è un problema che sarà risolto dal governo con successi interventi governativi, i terremotati possono stare tranquilli, saranno evitate insomma rate doppie nel secondo semestre e si deciderà, annuncia Chiodi, anche la riduzione dell'importo da restituire.
Agli aquilani non resta che incrociare le dita, in attesa della grazia ricevuta, con unica certezza una sfibrante incertezza.