Proroga tasse... Che confusione!!

In prossimità di scadenza anche i benefici per i pen

22 Dicembre 2009   15:17  

E' da giovedì 17 Dicembre che si succedono notizie e dichiarazioni di politici sulla proroga delle tasse per gli Aquilani.

Certo, bisogna dire che la sorpresa negativa avuta da tutti noi il 18 mattina leggendo i giornali e guardando i telegiornali è stata davvero enorme.

Non eravamo stati scioccamente fiduciosi; le rassicurazioni del Presidente Chiodi, quelle del Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, ci avevano fatto tirare un sospiro di sollievo.

"Ormai è fatta" , si diceva in giro, "lo faranno sicuramente", " l'ha detto Bertolaso, quello non dice nulla se non è sicuro", "ci hanno fatto penare ma alla fine...". Queste le affermazioni degli Aquilani tra il 16 ed il 17 sera. Poi ecco qui, come un fulmine a ciel sereno, una decisione che invece, se approvata nel decreto milleproroghe, potrebbe condurre ad una vera e propria guerra fra poveri. L'esclusione dei cassaintegrati, dei precari e dei pensionati, nonché dei dipendenti pubblici è una vera e propria beffa. Le categorie più svilite, le persone che non hanno certezza del lavoro, coloro che hanno perduto il posto, sono esenti dai benefici.

Ma con che criterio?

A parte il fatto che a soli 8 mesi dal sisma non è possibile togliere privilegi fiscali ai cittadini del Capoluogo visto che, al di là di quello che si mostra in televisione, L'Aquila è un vero e proprio disastro. Disastro nella viabilità, disastro nel centro storico abbandonato, disastro per l'occupazione, disastro per la ricostruzione delle case B e C, disastro per i contributi che non arrivano o arrivano a stento, disastro per l'economia, disastro per la delinquenza, disastro per la ripresa della quotidianità, disastro per trovare un alloggio per chi non ha avuto la C.A.S.A., disastro per chi viaggia ed è costretto a file immense, disastro per chi ha riaperto negozi visto che la crisi è sempre più forte ecc.

Per questi motivi mi sembra che le pseudo decisioni prese in Consiglio dei Ministri debbano essere rivedute. Oggi L'Aquila è una città decaduta. Deve rinascere, ma può farlo solo se gli Aquilani recuperano un minimo di serenità per andare avanti. Troppi problemi economici e personali non sono un bene per la ripresa della città; se non c'è danaro l'economia non gira e la città , già morta architettonicamente , muore del tutto.

Il Ministro Tremonti, dall'alto della sua cattedra, ha detto che noi Aquilani abbiamo già avuto abbastanza, e, a parte l'arroganza di un'affermazione che non tiene conto delle vite spezzate dal sisma e di una città storica bellissima completamente distrutta (un patrimonio perso per l'Italia intera), vorrei invitarlo a passare una settimana da normale cittadino Aquilano che si sveglia alle 6:00 per preparare i figli, portarli a scuola, andare in ufficio, timbrare alle 8:00, organizzarsi la giornata per gli impegni quotidiani (visto che i tempi di spostamento causa una terribile viabilità sono quadruplicati), andare a riprendere i bambini, fare la spesa e tornare sfinito a casa per preparare la cena per poi ricominciare il giorno dopo. E tutto per 1.200 euro netti e bollette arretrate da pagare. Senza considerare la totale mancanza di una vita sociale e culturale all'interno della nostra città fantasma.

Oppure lo invito a fare " la vita da re" di quegli Aquilani sulla costa che invece si svegliano tutte le mattine alle 4:30 per prendere un pulmann e arrivare costantemente in ritardo sul posto di lavoro tra traffico "inguaiato" e servizi carenti. Quindi stare tutta la giornata fuori e poi pregare affinché l'autobus delle 18:00 non li lasci a terra perché pieno.

Caro Ministro, prima di sentenziare scioccamente su ciò che gli Aquilani hanno avuto e stanno avendo, si preoccupi di conoscere le realtà di cui parla, non venendo una o due volte con l'auto blu, la scorta e tutto organizzato alla perfezione, ma in "borghese" per vedere le vere difficoltà delle persone.

Ai lettori che mi chiedono lumi sulle tasse e sulla proroga delle stesse chiedo di avere pazienza . Ne parleremo quando effettivamente ci sarà qualcosa di sicuro da dire.

Illustreremo ed interpreteremo insieme il decreto, quando il suo contenuto sarà certo e mi auguro più sensato.

Adesso ne so quanto voi, leggo i giornali, mi demoralizzo e mi innervosisco.

Spero che gli appelli del Vice Presidente del Consiglio Regionale Giorgio de Matteis appoggiato da tutti i capigruppo del Consiglio Regionale al Presidente della Repubblica, le telefonate del Presidente della Giunta Gianni Chiodi al Presidente Berlusconi, la venuta oggi a L'Aquila dell'Onorevole Gianni Letta, la volontà di Bertolaso, la cena di questa sera ad Arcore ed il buon senso di una classe politica che, per nostra volontà, ci governa, spero che tutto questo possa portare a sistemare il problema tasse ed a far rientrare l'allarme almeno fino alla prossima scadenza.

Ho anche segnalazioni di pendolari preoccupati perché la distribuzione gratuita della Viacard sarà sospesa tra meno di 10 giorni.

Queste persone sono sulla costa perché non possono tornare nella propria città, non certo per scelta. Anche per questa problematica mi auguro che si faccia un passo avanti in questi giorni.

Come ho già detto in articoli precedenti, a noi Aquilani aspetta un Natale, già triste di per sé perché lontano dalle nostre case e dai nostri affetti, ma anche di attesa e di ansia per queste decisioni del Governo. Continuare ad avere forza e speranza è difficile ma fa parte di questo maledetto scherzo che la Natura ci ha fatto. Teniamo duro!!

 

Francesca Aloisi

 

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore