Prorogata l'assistenza domiciliare in attesa di chiudere la gara d’appalto a Pescara

12 Aprile 2012   22:30  

“Altre quarantotto ore per decidere quali provvedimenti adottare in merito alla proroga del servizio di assistenza domiciliare in attesa di definire e chiudere la gara d’appalto. E’ quanto deciso quest’oggi dall’Unità di crisi riunita in Comune per affrontare il ‘caso’, una riunione utile per esaminare le carte, le procedure della gara, la precedente proroga, per poi assumere la decisione sentito anche l’Ufficio legale del Comune. Il nostro obiettivo, come ho già ribadito ieri, è quello di garantire il servizio ai 400 utenti considerati più gravi, che necessitano di un notevole numero di ore di supporto, servizio già assicurato, ma anche di continuare a dare l’assistenza necessaria ai 100 cittadini che oggi rischiano un mese di stop”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini al termine della riunione convocata nel pomeriggio con i tecnici per valutare la problematica.

“Ricordo, a chi oggi tenta di sollevare sterili polemiche e allarmismi inutili, che l’amministrazione del sindaco Albore Mascia è quella che ha investito, nel solo 2011, ben 10milioni di euro solo sul sociale e che quest’anno, pur a fronte dei tagli da parte di Stato e Regione, ha ulteriormente incrementato la propria quota da destinare sempre al sociale, raggiungendo uno standard dei servizi mai raggiunti nei sei anni di centro-sinistra al governo della città e quando parliamo di numeri e non di chiacchiere il centro-sinistra non ha argomenti – ha detto l’assessore Cerolini -. Poi veniamo al ‘caso’ specifico: nei mesi scorsi l’amministrazione comunale ha indetto una nuova gara per l’affidamento del servizio di assistenza domiciliare. A chiusura della gara e apertura delle buste si era svolto l’affidamento, ma alla verifica documentale, è risultato che la prima classificata non aveva presentato alcune autocertificazioni. Nell’attesa il servizio ha effettuato una proroga dell’attività preesistente, ma dopo un mese non ancora si è definita la questione, che potremmo chiudere solo per metà maggio e ora il dubbio è se sia possibile o meno contabilmente effettuare un’ulteriore proroga per evitare di dover ridurre le ore di assistenza, penalizzando circa un centinaio di utenti, i cosiddetti ‘casi’ meno gravi che oggi usufruiscono del servizio domiciliare per un solo giorno a settimana. Oggi ho riunito in via d’urgenza un’Unità di Crisi composta tra gli altri dal Direttore generale Stefano Ilari e dalla struttura dirigenziale, per chiarire se sia possibile procedere con la proroga del servizio o meno: i tecnici hanno vagliato le carte e le problematiche insorte nella gara, partendo dal presupposto che non è un problema di carenza di fondi. Le somme per finanziare l’attività di assistenza ci sono e sono disponibili in cassa proprio perché la programmazione ha funzionato. Al termine dell’incontro abbiamo deciso di prenderci altre quarantotto ore prima di assumere una decisione definitiva anche per sentire il parere del nostro ufficio legale. Chiaramente l’urgenza è quella di garantire la continuità del servizio e quindi la tranquillità degli utenti, ma dovremo farlo rispettando le regole e le normative, a tutela degli stessi cittadini”.


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