Prorogato al 2011 lo stato di emergenza nel cratere

22 Dicembre 2010   10:23  

Prorogato anche nel 2011 lo stato d'emergenza per il post-terremoto all'Aquila e nei comuni del "cratere". La decisione è stata presa il 17 dicembre, nell'ultima riunione del Consiglio dei ministri, e dovrà essere ratificata dalla Gazzetta ufficiale, in uscita nei prossimi giorni.

Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri è intitolato "Proroga dello stato di emergenza in ordine agli eccezionali eventi sismici che hanno interessato la provincia di L'Aquila ed altri comuni della regione Abruzzo il giorno 6 aprile 2009".

Con questo provvedimento, anche nel 2011, si punta a far essere più snelli i tempi della burocrazia rispetto alle procedure normali; infatti, è confermata la possibilità di deroga su tutto il campo, con esclusione delle leggi comunitarie.

Per fare qualche esempio, una valutazione d'impatto ambientale (Via), spesso prerequisito alla realizzazione di un'opera, che di solito richiede anche qualche mese, potrebbe essere eseguita in quindici giorni. Si tratta di poteri non ordinari in capo al commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, che, per ora solo sulla carta, sono destinati a velocizzare le procedure per la ricostruzione.

Una situazione che non ha nulla a che vedere con quella, straordinaria, dal 6 aprile 2009 al febbraio del 2009, periodo di emergenza gestito dall'allora capo della protezione civile nazionale, Guido Bertolaso, che ha avuto il ruolo di commissario per l'Emergenza fino al passaggio di consegne con Chiodi nel febbraio del 2009. In quel lasso di tempo le deroghe sono state molto accentuate con il ricorso, molto spesso, ad affidamenti diretti.


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