Prostituzione in appartamento? Si viola il piano regolatore

Succede a Silvi Marina

13 Marzo 2009   12:55  

A Silvi Marina, in provincia di Teramo, esercitare la prostituzione in casa e' un illecito urbanistico, sanzionabile dal punto di vista penale. Lo prevede l'articolo 28 bis delle Norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale. L'illecito consiste nel fatto che le prestazioni sessuali a pagamento effettuate in casa comportano il mutamento della destinazione d'uso rispetto a quella residenziale. L'articolo in questione e' stato approvato il 4 marzo in consiglio comunale, a seguito di un lungo iter amministrativo partito a febbraio 2008, e dopo la pubblicazione sul Bura, attesa per il 18 marzo, diventera' operativo, come ha annunciato oggi il sindaco di Silvi, Gaetano Vallescura. "Il comune di Silvi, ha sottolineato il primo cittadino, e' stato il primo in Italia a intervenire in questo senso, sicuramente con una iniziativa particolare e originale. E se lo abbiamo fato, ha concluso, e' per difendere le famiglie che non ne possono piu' di vivere fianco a fianco con le prostitute. Non e' piu' possibile continuare a tollerare".

L'articolo 18 bis delle Norme tecniche di attuazione stabilisce che un immobile residenziale "e' quello avente tipologia edilizia idonea ad ospitare una o piu' persne e/o famiglie a fini abitativi, di qualsiasi tipo e natura". Si verifica cambio di destinazione d'uso di un immobile residenziale situato nel centro urbano, prosegue l'articolo, "quando l'appartamento non viene utilizzato per fini e /o funzioni di residenza abitativa e quindi per civile abitazione ma per attivita' diversa e atipica, che comporta un maggior carico urbanistico. Si verifica tale situazione quando uno o piu' soggetti che occupano a qualsiasi titolo l'unita' abitativa ricevono la visita di giorno e di notte e a turno di un numero indeterminato di persone. Esempio tipico e' quello della persona che fornisce una prestazione sessuale dietro riscossione di un compenso. In tal caso si rientra nel novero della destinazione d'uso diversa da quella residenziale". Rischiano, sulla base di questa norma, il proprietario dell'appartamento o chi ha stipulato il contratto di affitto e anche la prostituta che occupa l'appartamento e si puo' arrivare al sequestro dell'appartamento ai fini della confisca.


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