Protesta dei poliziotti Coisp fuori al Senato: "Dal governo solo ostacoli al nostro lavoro"

17 Ottobre 2011   16:33  

I poliziotti del Sindacato Indipendente COISP terranno domani pomeriggio un sit-in di protesta di fronte a Palazzo Madama, dove alle 16,30 è atteso il ministro dell’Interno Maroni per riferire sui fatti di Roma.

“Siamo stanchi - dicono - di assistere alle passerelle e ai bavosi attestati di solidarietà da parte dei politici. Siamo stufi di ascoltare parole, parole e ancora parole. Non sono le parole a proteggerci dalle violenze dei teppisti, non portiamo con le parole il pane a casa, non sono le parole ad assicurare un futuro ai nostri figli”.

“Cosa può dire Maroni al Senato, se non che i poliziotti sono stati bravi, che hanno dimostrato la solita grande professionalità, che hanno evitato che le violenze sfociassero in episodi ancora più drammatici? Lo sappiamo già, lo sanno tutti i cittadini italiani! Gli unici a ricordarlo soltanto all’indomani delle violenze di piazza sembrano essere i rappresentanti del governo, buoni a incassare meriti che non sono loro. Se l’ordine pubblico viene mantenuto nelle piazze, se vengono inferti colpi alla criminalità, lo si deve soltanto agli uomini ed alle donne delle Forze dell’Ordine, al loro

impegno mai ripagato, alla loro eroica abnegazione, alla loro insostituibile professionalità.

Fosse per la politica, il Paese sarebbe già nell’anarchia. La politica, infatti, quando interviene, lo fa solo per ostacolare il lavoro delle Forze dell’Ordine: tagliando le risorse in modo insostenibile, inventando leggi criminogene che vanificano anni di lavoro, adottando qualunque possibile strampalato provvedimento che possa contribuire alla disorganizzazione delle strutture e dell’attività operativa. Se il ministro Maroni vuole davvero riconoscere la bontà del nostro operato, ha un solo modo di dimostrarlo: lottando nel governo per destinare al Comparto Sicurezza le risorse economiche necessarie. Se sa di non riuscirci, o se non vuole farlo, ha una sola possibilità dignitosa: si dimetta. Se i nostri senatori vogliono davvero dimostrare la loro solidarietà alle Forze dell’Ordine, lo facciano in maniera concreta: sfiducino Berlusconi e il suo governo che usa i poliziotti come carne da macello, mandandoli ogni giorno al massacro contro i criminali tradizionali e contro i nuovi delinquenti che la politica stessa contribuisce a creare, lasciando affondare il Paese nella crisi economica e negli scandali”.


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