“Una protesta comprensibile, rabbiosa, frutto di quel clima di incertezza che ancora si continua a respirare attorno alla vicenda del dragaggio del porto canale di cui, a ragione, continuiamo a parlare usando un ‘condizionale’ sempre d’obbligo a fronte delle rassicurazioni del Ministero che però ancora non trovano riscontro. Ci fidiamo degli impegni assunti dal Ministro Improta a Pescara, ma è evidente che l’arrivo della draga aiuterebbe senza dubbio a placare gli animi e a restituire un minimo di fiducia tra gli operatori marittimi che ancora sono fermi a terra e che hanno chiesto anche oggi il sostegno delle Istituzioni.
Intanto lunedì, come ufficializzato durante il vertice odierno in sala consiliare, incontreremo con il Presidente della Provincia Testa il nuovo amministratore delegato di Caripe, Dario Pilla, per illustrargli la problematica inerente l’anticipo dei pagamenti della Cassa integrazione che servirebbe a restituire un minimo di ossigeno all’intera categoria, non solo agli armatori, ma soprattutto ai dipendenti”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia commentando l’incontro odierno con la marineria di nuovo in protesta per la mancata erogazione delle indennità Inps alla presenza del Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, del Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa e del Presidente della Camera di Commercio Daniele Becci.
“Sapevamo che quella odierna sarebbe stata una giornata difficile, anche sotto il profilo della mobilità, a causa della protesta, ma Pescara ha fortunatamente retto all’impatto – hanno commentato il sindaco Albore Mascia e l’assessore Fiorilli -. Perfetta la macchina della vigilanza, con l’impiego sulla città di oltre 50 agenti della Polizia municipale che, sotto il comando del colonnello Mario Fioretti e del maggiore Giorgio Mancinelli, hanno coadiuvato alla perfezione la viabilità, cercando di liberare al meglio l’area interessata dal corteo e di dirottare il traffico in vie alternative.
L’unico momento caldo è stato registrato, come prevedibile, intorno alle 11.30 quando la marineria ha improvvisamente occupato l’incrocio tra piazza Duca D’Aosta-corso Vittorio Emanuele-via Caduti del Forte, di fatto bloccando anche via Marconi e il Ponte Risorgimento, dunque chiudendo contestualmente quattro direttrici importanti. Ma anche in quel caso i nostri agenti hanno fronteggiato la situazione, a fronte degli inevitabili incolonnamenti, e sono riusciti a smistare al meglio le vetture in fila, sino a quando, dopo circa dieci minuti, la marineria ha abbandonato la protesta per l’incontro istituzionale in Sala consiliare. E in quella sede abbiamo ascoltato le istanze della categoria, che purtroppo ben conosciamo, come ben conosciamo lo stato di sofferenza, paura, ansia e angoscia che la categoria sta vivendo ormai da troppo tempo, costretta a non lavorare per un porto che, ancora, dopo un anno e mezzo di appalti, non riusciamo a dragare, una situazione assurda.
Ora però l’emergenza è rappresentata dall’erogazione dei ristori della Cassa Integrazione che spettano all’Inps: secondo quanto riferito alla marineria tali fondi non potrebbero essere anticipati prima della fine del semestre, ossia giugno. Per tale ragione è stato chiesto il supporto della banca del territorio, la Caripe, nell’anticipare le somme, banca che poi, a sua volta, verrebbe rimborsata dall’Inps. Per tale ragione, dopo un giro di telefonate, lunedì prossimo, 4 febbraio, alle 8.30 incontreremo in Provincia il nuovo amministratore delegato di Caripe, Pilla, per verificare la disponibilità dell’Istituto ad aiutarci nel dare una boccata d’ossigeno a una categoria che sta soffrendo un momento di grande difficoltà, purtroppo non determinato dalle Istituzioni locali che sicuramente sono il primo ‘front office’ delle istanze della marineria, istanze che possiamo però sostenere e appoggiare, come del resto abbiamo fatto sino a oggi”.