"I supposti sfollati abbandonati nelle ex tendopoli di Piazza d'Armi, a L'Aquila, sono coloro che hanno rifiutato di lasciare l'area pur avendo avuto la certezza di sistemazioni alternative e molto piu' confortevoli. Tutti gli aquilani che sono stati trasferiti nella Scuola della Guardia di Finanza di Coppito hanno peraltro piu' volte e pubblicamente manifestato la loro piena soddisfazione per la nuova accoglienza". E' quanto afferma la Protezione civile nazionale in una nota in risposta alle recenti polemiche sui cittadini rimasti nell'ex tendopoli di piazza D'Armi, dopo che il campo e' stato smobilitato. Da piu' parti, infatti, nei giorni scorsi sono venute pesanti accuse riguardanti i modi e i tempi con cui la Protezione civile ha trasferito gli sfollati del terremoto. Il Comitato dei cittadini "Piazza 3e32" aveva infatti denunciato il breve preavviso - 48 ore - nella comunicazione da parte della Protezione Civile agli sfollati dello smantellamento del campo e l'ancor piu' breve preavviso riguardante la destinazione: un giorno. "L'area di Piazza d'Armi - prosegue la nota - e' stata del resto restituita al Comune a far data dal 9 settembre, e nulla puo' essere imputato alle amministrazioni competenti che assicurano ancora l'assitenza per oltre trentamila persone. Di queste - continua la Protezione civile - e' bene sottolineare che solo 6.651 sono ancora ospitate nel territorio del Comune dell'Aquila a fronte delle 13.639 persone presenti nelle aree d'accoglienza aquilane alla fine del mese di luglio. Si ricorda inoltre che la richiesta di chiusura delle tendopoli e' stata avanzata proprio dalle comunita' locali che possono bene trattenersi nelle aree di ricovero che non sono ancora state chiuse, previa dichiarazione ufficiale di rinuncia alle ospitalita' alternative temporanee in attesa di essere ricollocate nelle diverse sistemazioni gia' - come ben noto - in fase di consegna".
