Prova Costume, un incubo per 7 italiani su 10

16 Maggio 2015   17:53  

Ansia e stress per un corpo che non piace, e che in alcuni casi rischia di diventare "motivo di forte disagio, una rimuginazione su cui la mente s'inceppa, talvolta una vera e propria malattia". Nella società dell'apparenza la prova costume si può vivere davvero male, assicura lo psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro medico Santagostino di Milano. A fotografare il problema è un'indagine che rileva come per il 69% degli italiani, uomini e donne, l'appuntamento con la tenuta da spiaggia rappresenta una vera fonte di preoccupazione. Convinti di essere fuori forma, 7 connazionali su 10 ci soffrono e non pensano ad altro.

La ricerca, promossa da 'Found!', ha coinvolto circa 1.600 italiani dai 18 ai 60 anni ed è stata condotta monitorando online le opinioni espresse su social network, blog, forum e community dedicate. Se il 44% dichiara di prepararsi attentamente alla prova costume, il 29% è ancora indeciso sul da farsi, mentre solo il 27% non prenderà alcun accorgimento. Per il 56% indossare il costume è un problema e il 33% si dichiara rassegnato. Chi invece reagisce si divide tra dieta (53%), sport (43%) e ricorso a nutrizionisti o personal trainer (37%). Il 24% identifica il 'giro di boa' nella Pasqua, e dopo uova di cioccolato e colomba cambia routine. L'11% invece inizia a prepararsi 2 mesi prima, il 17% un mese prima, il 5% nelle 2 settimane precedenti e il 18% si concede appena una settimana. Un 21% di virtuosi dice di mantenersi in forma tutto l'anno, mentre il 4% comincia con la fine dell'inverno.

Ma quali sono l e motivazioni che spingono gli italiani a darsi da fare per indossare meglio bikini e boxer ? Il 69% vuole sentirsi bene con se stesso, mentre il 52% spera di sentirsi più sicuro insieme agli altri. Il 24% lo fa per abitudine, come una sorta di rituale, mentre il 46% coglie l'occasione per combattere le proprie insicurezze. Il 42% vuole evitare le critiche degli altri e il 21% si mette 'in riga' perché conta di incontrare l'anima gemella. Quasi un terzo (32%) ci crede veramente ed è certo di raggiungere il peso forma entro l'estate, mentre altrettanti sono convinti di fallire.

"In molti non troveranno l'equilibrio con il proprio corpo - conferma Cucchi - C'è chi svilupperà una specie di ossessione per la palestra, il cibo e la linea, dimagrendo senza però riuscire a essere felice del risultato. E c'è chi, pur non riuscendo per costanza a ottenere risultati, sarà profondamente in tensione e in ansia per il giudizio degli altri. Questo problema è ancora più forte nel nostro Paese, patria della moda", ma dal punto di vista psicologico quelli che alla fine riusciranno ad affrontare meglio la prova costume sono "le persone con un elevato livello di autostima, un'indole poco rivolta al perfezionismo, con basse aspettative di apparire in qualche modo speciali".

In effetti, anche stando all'indagine non sempre l'operazione 'remise en forme' centra il bersaglio: il 41% dei monitorati non riesce a unire ai cambiamenti a tavola una corretta attività fisica, e il 24% non ce la fa nemmeno a rispettare la dieta stabilita. Per recuperare il 22% eccede nell'esercizio fisico, mentre il 32% stravolge troppo il proprio regime alimentare.

"La prova costume è un tormentone in questo periodo e, almeno per qualche secondo, attraversa i pensieri di tutti - analizza Cucchi - Per molti rimane un pensiero passeggero", ma per altri rischia di trasformarsi in un chiodo fisso. "La voglia di essere perfettamente in forma è un desiderio sano - puntualizza lo specialista - La parte più complicata sta nell'accettare le proprie imperfezioni", in una società in cui "l'estetica è un biglietto da visita della persona anche a livello psicologico. Sarebbe bello, però, che la prova costume fosse un tramite per prendersi cura del nostro corpo in modo sano, rispettandolo e non stressandolo".


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