Provincia Chieti, Cisl-Fp, amminitrazione soffre di amnesie

11 Febbraio 2015   12:55  

"L'Amministrazione provinciale di Chieti, in quest'ultimo periodo, soffre di amnesie.

La vertenza dei lavoratori a tempo determinato dell'Ente provinciale, retribuiti con i fondi sociali europei e utilizzati nei centri per l'impiego, e' stata talmente emblematica che non puo' essere sottaciuta".

Cosi' in una nota congiunta il segretario interegionale della Cisl-Fp, Gabriele Martelli, e il segretario generale dello stesso sindacato, Vincenzo Traniello. 

"Il Consiglio provinciale di Chieti, con delibera del 18 dicembre 2014 - ricordano - stabiliva la proroga di tutti i contratti dei lavoratori a tempo determinato.

Ebbene, questo provvedimento di proroga, il 22 dicembre, a distanza di 4 giorni, e' stato revocato con delibera, sempre dello stesso Consiglio provinciale.

Tale annullamento della proroga dei contratti a tempo determinato si rileva in aperto contrasto anche con la circolare del ministero della Funzione Pubblica, che prevede e consente un prolungamento dei suddetti contratti, andando anche oltre i 36 mesi.

Una vicenda singolare e peculiare della Provincia Teatina - sostiene il sindacato - giacche' le altre tre Amministrazioni provinciali abruzzesi non hanno assunto quest'atteggiamento di chiusura e di rigidita' verso la possibilita' di proroga dei lavoratori a tempo determinato.

Questa contraddittorieta' nelle decisioni ha creato notevoli disagi sia all'organizzazione dei servizi dei centri per l'impiego che un danno palese agli stessi lavoratori.

La Cisl-Fp ha denunciato piu' volte il comportamento anomalo dell'Amministrazione provinciale di Chieti, sia in sede locale che durante i lavori dell''Osservatorio regionale per la riforma delle province'. 

L'anomalia della mancata proroga dei lavoratori a tempo determinato non e' la sola.

La Provincia di Chieti in palese violazione di quanto previsto dalla Legge n.56 del 2014 (Legge Delrio), che obbliga le province a fotografare la situazione organizzativa e funzionale dell'Ente alla data del 4 aprile 2014, continua, attraverso decreti presidenziali, a modificare pretestuosamente e in maniera irragionevole il funzionigramma e l'assetto organizzativo dell'Ente, spostando personale e dirigenti da funzioni ad altre.

Un ulteriore spregio alla norma citata e alle indicazioni venute fuori dall'Osservatorio regionale.

La Cisl-Fp - si legge nella nota - chiede al presidente della Provincia di sanare l'anomalia dei lavoratori a tempo determinato e di ripristinare il modello organizzativo vigente alla data del 4 aprile 2014, in modo da evitare che, nel trasferimento di funzioni e di attribuzioni di incarichi dirigenziali nelle more del trasferimento delle stesse ad altri Enti, regione o comuni, i lavoratori interessati possano essere fortemente penalizzati".

Martelli e Traniello rendono noto, infie, che "La Cisl-Fp AbruzzoMolise, in assenza di provvedimenti finalizzati a ripristinare, in maniera chiara, decisa e tempestiva, le condizioni di legalita', sia con riferimento ai lavoratori a tempo determinato e indeterminato che al funzionigramma, interessera' della vertenza la Regione Abruzzo e l'Osservatorio regionale".


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