Provincia di Teramo, precari contro l'amministrazione

19 Maggio 2010   13:59  

"Domani alle 15.00 il Consiglio provinciale adotterà l’atto con cui l’Ente ammetterà pubblicamente la propria inutilità. Cittadini e giornalisti sono invitati a presenziare ad un evento storico, - scrie il coordinamento dei precari della Provincia di Teramo - che cambierà il volto dell’amministrazione affidando ad una Srl (la società a responsabilità limitata Teramo Lavoro) buona parte dei servizi gestiti finora direttamente in favore della collettività.

Catarra e la sua Giunta - accusano i precari - stanno producendo una rivoluzione 'copernicana', che definiscono l’unica via per salvare il salvabile e dare una raddrizzata a questo Ente piegato da anni di gestione di centro-sinistra. In un periodo storico di drammatica crisi economica, la Provincia – invece di raccogliere le istanze dei precari e concludere i processi di stabilizzazione in atto – sceglie la via più lontana dal suo ruolo istituzionale e di garanzia per i cittadini, decidendo di mandare a casa un centinaio di lavoratori.

Siamo noi i precari che da dieci anni lavorano in Provincia. Precarissimi prima, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa; precari poi, a seguito dei concorsi e del passaggio al lavoro dipendente a tempo determinato.

Il nostro percorso di stabilizzazione è stato fermato dalla Giunta Catarra con la motivazione che non ci sarebbero i soldi per assumerci. E allora, con quali fondi lavorerà la società in house? E come sarà pagato il famigerato “amministratore delegato”, ovvero l’ennesimo “dirigente” dell’Ente? Tutti i servizi che dai precari sono stati gestiti in questi anni di successi e premi per l’eccellenza……svenduti ad una società che avrà 10.000 € di capitale sociale? Così poco valgono il lavoro e la dignità dei precari? Precari che il Presidente si ostina a definire “lavoratori a termine”. Noi non siamo “a termine”, siamo precari come i lavoratori di quelle aziende private – questo è il paradosso – per i quali la Provincia si è spesa e si sta spendendo sostenendo a gran voce la necessità di salvaguardare il loro futuro. Cosa abbiamo di diverso?

La verità ve la possono raccontare ancor meglio i dipendenti di ruolo, che manifestano un’insofferenza mai palesata negli ultimi anni. Il processo di annichilimento sarà completo dopo il passaggio alla società di quasi tutte le funzioni ed i servizi dell’Ente. Di cosa si occuperanno i dipendenti poi? Passeranno anche loro nella società in house o saranno “di supporto” ad essa?

La verità poi ha altri testimoni: i sindacati. Che, per “eccesso di trasparenza”, venerdì scorso sono stati convocati dall’Ente in una riunione in cui si sono sentiti dire che la società in house non sarà oggetto di concertazione. Come è possibile che decidere il destino di funzioni, ruoli e personale della Provincia non sia un’attività da concertare con i sindacati?

Domani si celebrerà il funerale dell’Ente Provincia di Teramo e contestualmente nascerà la società in house, la “Provincia di Teramo 2”, libera finalmente da orpelli burocratici, lungaggini amministrative, dipendenti scontenti, gare di appalto e concorsi pubblici, e quindi efficiente, efficace ed economica….

Vi aspettiamo - conclude il coordinamento dei co.co.co. - fuori dalla Sala del Mutilato giovedì 20 maggio dalle 16.00 in poi.

Per favore, non fiori, ma opere di bene".


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