Provincia, sei assessori si dimettono per tentare la corsa alle regionali

Di Giuseppantonio: "Legge regionale 51 iniqua"

27 Gennaio 2014   15:25  

L'ormai famosa e sempre più discussa legge 51 del 2004, altrimenti nota come "legge anti sindaci", che fissa le scadenze per le dimissioni di sindaci, presidenti di Provincia ed assessori comunali e provinciali interessati alla corsa alale Regionali, ha mietuto nuove vittime.

Presso la Provincia di Chieti, infatti, hanno rassegnato le dimissioni ben 6 assessori sui 10 componenti la giunta, al fine di prendere parte alle prossime Regionali in programma a fine maggio: Nicola Campitelli (Genio Civile), Daniele D'Amario (Attività Produttive), Remo Di Martino (Turismo e Cultura), Donatello Di Prinzio(Protezione Civile), Alessio Monaco (Bilancio) e Mauro Petrucci (Pubblica Istruzione). Il presidente Enrico Di Giuseppantonio, anch'egli corteggiato dall'UdC per prendere parte alla corsa al consiglio regionale, ha invece declinato la candidatura.

"Ho deciso di non accettare la candidatura propostami dal partito poiché ritengo che gli ultimi mesi di gestione dell'Ente saranno determinanti per quanto riguarda il Piano Decennale di Rientro recentemente stilato, tanto più tenendo conto dei tagli di governo"- ha affermato Di Giuspeppantonio in conferenza stampa - "mentre i sei assessori che hanno scelto di dimettersi per via di una legge iniqua ed incostituzionale sono pronti ad assumersi un impegno per il bene di questo territorio, qualora si candidassero e venissero eletti alle Regionali".

I sei assessori dimissionari, che obbligheranno Di Giuseppantonio a procedere ad una riassegnazione delle deleghe, hanno dal canto proprio affermato che, qualora dovessero risultare eletti alle proprie elezioni, saranno pronti a mettersi al servizio del territorio teatino, in particolare per quel che concerne infrastrutture e turismo.

Nessuna novità di rilievo, intanto, per quanto riguarda il futuro dell'Ente: la sola cosa che appare certa è che, qualora il Senato dovesse approvare la cosiddetta "norma Del Rio", il presidente dovrebbe procedere, ad un mese dalle Regionali, ad un'assemblea dei sindaci dei comuni teatini per procedere alla nomina dei nuovi rappresentanti. In caso contrario, l'Ente sarà commissariato in attesa di successive elezioni.

Lorenzo Ciccarelli


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