Provinciali L'Aquila: Srour con Del Corvo per 108 comuni

Il Pd cinico sulle popolazioni

17 Marzo 2010   18:46  

"108 comuni nessuno escluso": è lo slogan scelto per le elezioni provinciali dell’Aquila da Mimmo Srour, già assessore regionale e sindaco del comune di S.Eusanio Forconese, che stamane, alla presenza del candidato presidente PDL, Antonio Del Corvo, ha presentato la sua lista a sostegno di Del Corvo.

Lo slogan riassume la nostra linea programmatica – ha spiegato Srour - . I comuni della provincia sono 108 e noi siamo l’espressione del territorio. La mia è una lista civica fatta di amministratori, sindaci, imprenditori, ma anche di gente comune dove trovano spazio tutte le istanze dei cittadini. Dovremo lavorare molto per risolvere problemi atavici come le infrastrutture, i collegamenti con Roma, la sicurezza nelle scuole oltre, ovviamente, alla ricostruzione, che non dovrà costituire un problema, ma un’opportunità”.

Per Antonio del Corvo “il vero volano per la nostra provincia è l’occupazione, in particolare nella Valle Peligna. Uno dei tanti effetti collaterali del terremoto è stata la perdita di migliaia di posti di lavoro. Solo con una buona concertazione con il governo centrale riusciremo a dare un volto nuovo ad un territorio con un enorme potenziale, finora non sfruttato”.

Dal Pdl, cui appartiene Del Corvo, arriva il plauso ai parlamentari del centro destra e un accusa al pd sui temi del tereremoto.

"Un plauso ai parlamentari del centrodestra per aver approvato alla Camera il decreto sugli enti locali, che prevede un significativo aumento delle risorse per l'Aquila con una maggiorazione del 50% (80% per il Comune capoluogo di Regione) dei contributi ordinari per la provincia di L'Aquila e per i comuni colpiti dal terremoto, con un più 20% anche per quelli fuori dal cratere". Così Massimo Verrecchia, coordinatore provinciale del PdL, commenta il via libera al decreto dato dalla Camera, stigmatizzando nel contempo "i voti contrari a tale provvedimento espressi dai deputati della sinistra, ovvero dal partito della presidente uscente Pezzopane, a conferma del cinismo di chi, alle parole spese opportunisticamente sul territorio in favore delle popolazioni, non fa seguire azioni conseguenti e soprattutto concrete. L’auspicio – conclude Verrecchia – è che in sede di votazione al Senato il partito della Pezzopane si metta la mano sulla coscienza e che, come hanno fatto gli esponenti del centrodestra, si assuma la sua parte di responsabilità".

 

 

 


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