Pubblicati gli elenchi provvisori delle C.A.S.E.

…. Che ipocrisia!!!!!

21 Settembre 2009   07:54  

<!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } -->

Venerdì 18 Settembre è stata pubblicata la lista non definitiva dei nuclei familiari che potranno trasferirsi nelle C.A.S.E. antisismiche e nei moduli a partire dal 29 Settembre.

La mia prima reazione è stata quella di vedere se i miei cari erano nell’elenco; in particolare mio cognato che lavora alacremente a L’Aquila e che, non avendola mai lasciata, dorme dal 6 Aprile nella roulotte di un amico.

Ovviamente non c’era. Devo dire che non mi sono stupita più di tanto, conoscevamo i criteri e sapevamo che era difficile che rientrasse nella prima trance.

Lo stupore e l’indignazione sono venute dopo, quando mi sono messa a leggere con attenzione l’elenco dei nomi.

Io sono Aquilana da sempre, e, si sa che il più grande pregio e difetto di una piccola città è quello di sapere un po’ tutto di tutti. Conoscendo la situazione di vita di molte di quelle persone mi sono decisamente allarmata.

Le preferenze date, le priorità concesse, infatti, non sono assolutamente pensate per far rinascere L’Aquila, bensì solo per ostentare solidarietà e per assicurasi consensi con una morale scontata.

Mi spiego meglio. Penso che le prime persone assegnatarie delle C.A.S.E. dovevano essere tutti coloro che da oggi a qualche giorno devono riportare i bambini a scuola. E’ stata fatta una operazione di convincimento importante e giusta per far riscrivere i bambini nelle scuole di L’Aquila ed ora, nel momento di riapertura delle stesse, si sacrificano proprio i bambini a favore di anziani ed invalidi. E’ impensabile che un genitore debba costringere i suoi figli, che magari devono frequentare i primi anni delle elementari, a svegliarsi alle cinque di mattina per preparali e farli partire con un autobus che li porterà stanchi morti negli istituti alle nove. Dove poi saranno sottoposti alla fatica di 5-8 ore di scuola. Che attenzione si può pretendere da bambini di sei, otto anni stanchi? Né tanto meno può valere da giustificazione il fatto che ci sono autobus gratuiti e non importa che è solo per tre mesi. Anche perdere o frequentare male tre mesi di scuola è una “sciocchezza” se invece c’è la possibilità di risolvere agevolmente il problema. Con tutto il rispetto, le persone anziane e gli invalidi potevano attendere qualche giorno in più e lasciare spazio ai cittadini dell’Aquila di domani.

Altra cosa che non riesco a concepire è il motivo per cui non sono stati agevolati i lavoratori della città. Chi produce doveva avere la seconda priorità se, come si dice a chiacchiere, si vuole far rinascere e tornare a volare L’Aquila. Chi riattiva l’economia ed il tessuto di impresa aquilani? Gli anziani? Pare di sì, in quanto i giovani, solo perché tali, sono stati penalizzati invece di essere considerati la linfa vitale e la ricchezza della città.

Poi, e qui termino, rimango esterrefatta nel vedere nell’elenco persone palesemente benestanti, Ora, anche se hanno avuto le case disastrate (per questo hanno tutta la mia solidarietà ed il mio rispetto), mi chiedo: ma persone che guadagnano più di 5.000 euro nette al mese andranno veramente ad abitare in moduli di 30 mq. a Bazzano, Assergi o Sant’Elia 1 e 2? Non è che in realtà questi moduli per loro diverranno dei pied à terre per esigenze di una notte al massimo due a settimana? O peggio, avendo riunito più parenti in un solo nucleo familiare, non è che lasceranno le C.A.S.E. ai parenti meno fortunati e loro andranno a vivere in case più consone al loro reddito?

Ripeto, L’Aquila è piccola e non occorre fare i nomi, li conosciamo tutti ed è per questo che chiedo a chi di dovere di procedere a controlli ferrei per evitare la terribile ingiustizia di persone bisognose escluse; e persone che non hanno bisogno, ma desiderano solo un appoggio, incluse.

Dicono che tutti avranno le case? Allora non era meglio prima mettere chi aveva delle esigenze reali e concrete e poi gli altri.

So che questo ragionamento non è diplomatico né tanto meno politically correct, ma gli anziani, gli invalidi e i benestanti potevano aspettare e restare qualche giorno in più sulla costa favorendo le famiglie con esigenze scolastiche e le persone produttive. Ma purtroppo la politica resta sempre politica e l’ipocrisia delle persone rimane sempre tale. A L’Aquila si sta riproponendo la solita e tipica elemosina all’italiana. Ma così si dimostra di tenere molto più ai voti che alla città.

Pazienza.

 

 

Francesca Aloisi.

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore