Punti nascite, a rischio anche reparto di Vasto. Le mamme si oppongono

Centrodestra chiede consiglio comunale straordinario

09 Dicembre 2014   11:50  

Sembra minacciare di estendersi, a quanto sembrerebbe, l'ecatombe dei punti nascita degli ospedali abruzzesi, di cui la struttura di Sulmona potrebbe non essere la sola vittima eccellente.

In base alle ultime direttive emanate dal governo, infatti, sarebbe a forte rischio chiusura anche il punto nascite dell'ospedale "San Pio" di Vasto, dove stando ai dati diffusi dalla Regione nel 2013 avrebbero avuto luogo 789 parti, quota tra l'altro che risulta già superata nell'anno ancora in corso

Solo Chieti e Pescara, in tutto l'Abruzzo, vantano un numero maggiore di nascite, e nel loro caso il futuro dei relativi reparti non appare assolutamente in discussione. Tuttavia sull'indiscrezione pesa al momento non poco il silenzio dell'assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci che, come ha voluto evidenziare il centrodestra vastese, "si è limitato tempo addietro a ricordare che il solo parametro di cui si terrà conto sarà la sicurezza del nascituro e della madre".

La prospettiva di vedere chiuso il reparto di Ostetricia del "San Pio" ha fatto emergere una certa preoccupazione da parte delle madri vastesi, che si sono costituite in un comitato per scongiurare il taglio.

Il centrodestra, inoltre, ha chiesto ufficialmente la convocazione di un'apposita seduta straordinaria del consiglio comunale. "Ci auguriamo che la convocazione arrivi a breve" - ha affermato Etevaldo Sigismondi (Fratelli d'Italia-An) - "affinché sia salvaguardato il punto nascite dell'ospedale cittadino e ne siano riconosciuti i giusti meriti".


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