Punto nascite a rischio taglio all'ospedale di Atri, partita raccolta firme per scongiurarlo

Ne sono state già raccolte 6mila, l'obiettivo è quota 10mila

24 Settembre 2014   12:54  

La spending review di prossima attuazione potrebbe far sentire i propri effetti anche presso l'ospedale "San Salvatore" di Atri, il cui punto nascita rischia fortemente la chiusura.

La minaccia di depotenziamento della struttura ha suscitato il malconento di molti, impiegati e semplici cittadini, che hanno deciso di intraprendere una raccolta firme atta a scongiurare la chiusura del reparto, che sinora ha già raccolto ben 6.000 sottoscrizioni.

"La preoccupazione dei cittadini è palpabile" - hanno affermato i promotori dell'iniziativa - "ed il nostro obiettivo è giungere alla raccolta di 10.000 firme da presentare ai politici affinché acquisiscano coscienza di quale scellerata decisione abbiano preso".

La campagna anti chiusura è sostenuta anche su Facebook dalla pagina "Il San Liberatore non si Tocca", e gode dell'appoggio anche dei residenti dei Comuni limitrofi, anche in ottica di un eventuale conseguente danneggiamento delle attività commerciali connesse alla struttura ospedaliera.

Anche l'amministrazione comunale di Atri, per bocca del sindaco Gabriele Astolfi e dell'assessore alle Politiche Sociali Giammarco Marcone, si è espressa in favore delle proteste dei cittadini. "La raccolta firme appare del tutto condivisibile"- ha affermato Marcone - "per quanto la politica parteciperà alla protesta adoperando mezzi istituzionali".


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