Querele incrociate, pratiche ferme, il progetto del nuovo palazzo del Governo

Eppur si muove

10 Dicembre 2011   12:24  

In sintesi la settimana di fuoco nel cratere. Sul piano politico giudiziario è guerra tra Vincenzo Vittorini, della Fondazione “Sei aprile per la vita”, e i comitati parenti delle vittime da una parte e il sindaco Cialente dall'altra, a seguito della deposizione al processo sulla Commissione grandi rischi del primo cittadino. Alcuni parenti delle vittime hanno già presentato un esposto contro il sindaco perché non avrebbe predisposto un piano di emergenza nei mesi precedenti al scossa fatale. ''Cialente - ha rincarato la dose ieri Vittorini - ha affermato al processo di non essere stato per nulla rassicurato dalla riunione della commissione grandi rischi e allora ci aiuti a capire perché non ha fatto nulla per tutelare la popolazione''.

Non si fa attendere la replica di Cialente che a sua volta annuncia querele per diffamazione.

'' Sono molto amareggiato – ha dichiarato il sindaco - per le interpretazioni fantasiose e fuorvianti della testimonianza da me resa davanti al giudice. Ricordo che, in quei drammatici giorni, feci tutto quello che dovevo e anche di più, a cominciare dalla richiesta dello stato di emergenza''.

Sul fronte della ricostruzione pesante si registra l'ennesimo grido d'allarme da parte dell'ordine degli ingegneri: le pratiche per le riparazioni delle case E, al di fuori dei centri storici, è ancora bloccata, affermano, migliaia di progetti attendono l'approvazione, occorre risolvere finalmente il problema di una filiera dei controlli che non funziona.

L'Aquila immota manet dunque nelle polemiche e nei gineprai della burocrazia. Per fortuna che qualcosa invece si muove. Oggi in Provincia è stata presentato il progetto preliminare della ricostruzione del palazzo della Prefettura e degli edifici di grande pregio di proprietà della Provincia per complessivi 14mila metri nel cuore della città.

Un progetto all'avanguardia da 55 milioni di euro che recupererà l'esistente con un attento restauro conservativo, doterà l'ente di una sede unica, e aprirà passaggi pedonali all'interno del complesso restituendo ai cittadini gli splendidi chiostri dell'ex palazzo reale, e di antichi antichi angoli dell'Aquila abbandonati ed inaccessibili già prima del sisma, con possibilità di fruizione commerciale della nuova area urbana. Il palazzo della Provincia di Via sant'Agostino sarà abbattuto e ricostruito. Saranno ricavati 400 posti auto in un parcheggio coperto. Parti meno di pregio del complesso saranno demolite e riadattate a giardini. E' previsto poi un nuovo edifico ad un piano su piazza santa Maria di Bagno.  

servizio di Filippo Tronca

montaggio di Marialaura Carducci


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