Question time alle Casematte: oltre i cancelli la partecipazione

Case E e cetri storici

20 Ottobre 2010   13:50  

Interessante esperimento di partecipazione e politica dal basso questo pomeriggio alle Casematte di Collemaggio. Un question-time che vede protagonisti cittadini e politici tra cui  Piero Di Stefano, assessore alla ricostruzione del Comune di L'Aquila, Giorgio De Matteis, vice presidente Consiglio regionale, Paolo De Santis, presidente Ordine degli ingegneri, Gianlorenzo Conti, presidente Ordine degli architetti, i tecnici del Collettivo 99.

Le domande su cui ruoterà il dibatto, sono le seguenti: 
 
- Perché è bloccata la ricostruzione delle E fuori e dentro i centri storici?
 
- Perché non decollano i piani di ricostruzione?
 
- Il contributo ammesso in caso di demolizione e ricostruzione è sufficiente?
 
- Perchè ancora non si parla di provvedimenti (fatta eccezione per gli aggregati) finalizzati alla ricostruzione delle abitazioni del centro storico?
 
- Quanto ancora bisogna attendere per produrre i dispositivi normativi che consentano ai proprietari (e quindi ai progettisti) di procedere alla fase progettuale, tecnica ed economica?

- Che fine hanno fatto i cunicoli intelligenti? Non è urgente costruirli ora, ancora in assenza di cantieri?

QUEGLI ASTUTI CANCELLI DELLA ASL...

Argomento del giorno, che non riguarda solo i comitati ma l'intera città, sarà senz'altro anche il futuro di Collemaggio e quello dello spazio sociale Casematte. La Asl sta installando cancelli all'entrata del complesso.  E pare che questi cancelli, per motivi di sicurezza, saranno chiusi alle 20 di sera. E nessuno potrà rimanere dentro l'area. Il che significa di fatto sgomberare senza corpo ferire lo spazio sociale Casematte, una struttura auto-costruita e ripristinata che in questi mesi, pur essendo formalmente abusiva e non a norma, senza chiedere soldi a nessuno ha rappresentato uno dei luoghi di cultura, musica, politica e socialità più frequentati e vivi dell'intero cratere sismico. Anche da artisti, scrittori, giornalisti, intellettuali, registi, provenienti da tutta Italia. Un luogo frequentato non solo da gente di sinistra, essendo Casematte un qualcosa di diverso rispetto ai classici centri sociali. Anche se questo spazio dà molto fastidio alle grigie e decadenti gerontocrazie aquilane, a chi tollera solo i grandi abusi ad uso e consumo delle sue combriccole e cricche, ma vuole la pena di morte per chi getta una cartaccia per terra, a chi vive chiuso nei suoi pregiudizi montanari, a chi non è mai uscito da L'Aquila  e non ha mai respirato il clima di libertà, tolleranza e creatività che si respira in molte capitali europee, e anche in qualche città italiana, a  chi preferirebbe una cittadinanza appecoronata che plaude, annuisce, o ancor meglio tace, per poter in splendida ed indisturbata solitudine decidere come meglio gli conviene le sorti della città di tutti. A cominciare dalla vendita di un patrimonio da oltre 30 milioni di euro come il complesso di Collemaggio. In una città che per anni non avrà spazi di vita degni di questo nome, all'altezza di una città universitaria. Dove il consumo di droga ed alcool è in vorticoso aumento, specie nei locali-bene che hanno riaperto, con tutte le carte in regola o quasi,  in strutture provvisorie-definitive, nelle aree industriali, segno di un malessere  a cui la politica, quella vera, deve dare una risposta.

Questo il comunicato stampa del 3e32

'' A distanza di un anno e mezzo dal terremoto, i cittadini aquilani non hanno il diritto di sapere cosa accadrà dell’area di Collemaggio, se rimarrà come spazio pubblico cittadino o se sarà oggetto di una nuova speculazione.

Tutta l’area versa ancora nel più totale abbandono. La ASL non si è preoccupata di riqualificare e restaurare l’enorme patrimonio edilizio esistente e sta spostando tutti i presidi e gli uffici presenti all’interno dell’ex Ospedale psichiatrico.

L'unica azione che la Asl è riuscita a intraprendere è quella di installare nuovi cancelli all'ingresso: Perché lo sta facendo? La chiusura del parco è forse il preludio ad una futura vendita dell'area? Pensano forse i vertici della Asl che sottraendo l'area alla comunità sia più facile svenderla ai privati?

Questo parco rappresenta un prezioso spazio pubblico vicino al centro storico e, dopo la distruzione di tanti altri luoghi pubblici causata dal sisma, è diventato un indispensabile luogo di incontro, aggregazione, socialità, cultura tenuto vivo dall’impegno del Comitato 3e32.

Con l’apertura dello spazio di Casematte abbiamo attuato quel principio di sussidiarietà sancito anche dalla nostra Costituzione, colmando il vuoto sociale creato dalla dispersione e dalla frammentazione degli spazi residenziali e abitativi e offrendo servizi nel momento in cui le istituzioni mancavano.

Lotteremo affinché questo luogo rimanga aperto e di tutti. Siamo pronti a mobilitarci e a intraprendere un' azione legale per difendere Collemaggio: luogo del dolore e del contenimento prima e di degrado e abbandono poi, bellissimo spazio aperto alla città ora.''


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