Raid contro connazionali,4 clandestini arrestati nella Marsica

Criminalità tra i lavoratori stagionali

03 Maggio 2010   11:53  

Un raid pesante per 200 euro e una tessera sanitaria. Tra la notte di venerdì 30 aprile e sabato 1 maggio otto persone di nazionalità marocchina sono arrivate nei pressi di un casolare della piana del Fucino nel territorio comunale di Celano, in cui sapevano di trovare altri connazionali. Armati di pistole e coltelli sono entranti e hanno minacciato i quattro marocchini che stavano dormendo all'interno. Un uomo, in particolare, è stato picchiato e obbligato, a forza, a seguire il commando in auto in direzione Ortucchio. Per intimidire gli altri rimasti in casa sono stati esplosi anche dei colpi di pistola a salve, secondo quanto ricostruito dai carabinieri.
Il sequestrato, in regola con il permesso di soggiorno e solo da pochi giorni nel Fucino, è stato portato in una zona isolata dove, minacciato con le armi, è stato costretto a consegnare i 200 euro e la tessera sanitaria.
Ottenuto il bottino lo hanno di nuovo caricato in macchina e riportato nel casolare.

Lì, ad aspettarli, hanno trovato i carabinieri con tre equipaggi. La banda, a quel punto, ha deciso di abbandonare il connazionale sulla strada e di darsi alla fuga. Sono scattate le ricerche, coordinate dal capitano Michele Borrelli, e, grazie alla testimonianze del rapinato e dei suoi amici, i i carabinieri del nucleo operativo con i militari di Celano e dell'area del Fucino sono riusciti a individuare quattro degli otto autori del raid. In manette sono finiti A.E.M. 21 anni, M.T., 23, B.K., 27 e R.J., 25 anni, tutti clandestini, ora in attesa della convalida del fermo con l'accusa di rapina e sequestro di persona. Dell'episodio si sta occupando il sostituto procuratore, Federica De Maio.
Per arrivare agli arresti ha fortemente contribuito la conoscenza del territorio dei militari, soprattutto nell'ambito del contrasto al fenomeno della clandestinità. Le informazioni in loro possesso hanno portato i carabinieri a un appartamento di Gioia dei Marsi dove i quattro clandestini sono stati trovati a letto ancora vestiti.
L'auto dei marocchini finiti in cella è stata sequestrata, mentre le indagini proseguono per rintracciare anche gli altri quattro componenti la gang.
Sul caso ora gli inquirenti vogliono capire i retroscena. Ciò che lascia perplessi è il fatto che si sia stati in grando di mettere insieme una banda di otto persone per rapinare un connazionale che fa il bracciante. Chi indaga vuole capire se dietro a quella che appare una spedizione punitiva ci sia ben altro che una semplice rapina, lascia perplessi, per questo si indaga approfonditamente per individuare eventuali rapporti tra il sequestrato e chi lo ha prelevato con la forza.
Tra le possibili ipotesi avvertimento, racket o conti in sospeso da regolare.


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