Rapagnà: "L'assessore regionale Di Paolo cancella una Legge buona e giusta"

18 Agosto 2012   09:26  

La Giunta Regionale di centrodestra del Presidente Gianni Chiodi, su proposta dell'Assessore Regionale alla Politica della Casa Angelo Di Paolo, con Delibera n. 377/C del 18 giugno 2012 ha approvato un Progetto di legge già assegnato alla 2^ Commissione Consiliare competente Presieduta da Luca Ricciuti con il quale, attraverso una “falsa trasformazione” delle 5 ATER della Regione Abruzzo si abroga la Legge n. 96 del 1996 che stabilisce i criteri per l'assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica e per la determinazione dei relativi canoni.

Ad appena un anno dalla scadenza della legislatura, il centrodestra abruzzese vuole abrogare una della poche leggi regionali in materia di Edilizia Residenziale Pubblica che è la migliore legge tra tutte quelle approvate in materia di canoni sociali nella edilizia residenziale pubblica dalle varie Regioni italiane.

Non esistono oggi in Abruzzo motivi “di rilevanza sociale e pubblica” che possano giustificare una simile decisione, poiché siamo in presenza sia degli effetti catastrofici del terremoto del 6 aprile 2006 su buona parte del patrimonio abitativo pubblico e sia di una crisi economica che si abbatte duramente sulle famiglie più deboli e indifese della nostra Regione che, tra l'altro, si sono battute per anni per ottenere l'approvazione proprio della Legge Regionale 96/96 che adesso il centrodestra vuole cancellare.

Il Mia Casa d'Abruzzo non ha alcuna intenzione di lasciare passare sotto silenzio una cosa del genere, e chiama pertanto tutte le famiglie assegnatarie di alloggio popolare alla mobilitazione per chiedere al Consiglio regionale di respingere un Progetto di Legge che, se approvato, porterà inevitabilmente alla rottura di una “coesione sociale” faticosamente costruita in questi anni e necessaria oggi anche per conquistare una rapida e dignitosa ricostruzione e messa in sicurezza antisismica della Edilizia Residenziale Pubblica danneggiata e distrutta dal terremoto.

La Giunta Regionale deve “riformare” le attuali 5 ATER e ridurre gli enormi e non più sopportabili costi e sprechi che vanno a gravare sul loro bilancio: ma non si permetta di abrogare una “legge giusta ed equa”, cancellando un importante “ruolo sociale e di solidarietà” che in Abruzzo è stato affidato alla Edilizia Residenziale Pubblica, che, per le finalità e le modalità di finanziamento e in quanto realizzato con il fondamentale contributo ex-GESCAL versato per anni dai lavoratori dipendenti, è stato e resta un “patrimonio dei lavoratori” che hanno tutto il diritto sia di “riscattare” a beneficio delle loro famiglie e sia di conservare a “canone sociale”.

 

Per il Mia Casa d'Abruzzo

Pio Rapagnà – Coordinatore Regionale


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