Rapagnà scrive a Barca: "Chiediamo un incontro di riflessione e lavoro per le case ATER"

20 Settembre 2012   17:39  

RICHIESTA INCONTRO DI RIFLESSIONE E DI LAVORO CON GLI INQUILINI E GLI ASSEGNATARI DELLA EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA ANCORA SFOLLATI

 

Ill.mo Sig. Ministro,

con la presente, il sottoscritto Rapagnà Pio, a nome e per conto del Mia Casa d'Abruzzo, invita la S.V. a volere convocare a L'Aquila, in una sede adeguata e in un giorno utile da Lei stabiliti, un “incontro di riflessione e di lavoro” con una rappresentanza delle famiglie di Inquilini e Assegnatari degli alloggi pubblici ATER e del Comune dell'Aquila, accompagnate per l'occasione dalla Associazione Mia Casa d'Abruzzo guidata dal sottoscritto, anche nella onorevole qualità di ex Parlamentare, volontariamente impegnato, insieme alle famiglie stesse ancora sfollate, per una più rapida ed effettiva ricostruzione “leggera e pesante” e per la messa in sicurezza antisismica della Edilizia Residenziale Pubblica.

Sulla base della Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15 agosto 2009, i 150 milioni di euro valutati come spesa complessiva sono stati suddivisi e assegnati rispettivamente, 107 milioni di euro per gli interventi da effettuarsi sugli immobili di proprietà dell'ATER 43 milioni di euro per gli interventi da porre in essere sugli immobili di proprietà dei Comuni del cratere e del Comune dell'Aquila in particolare.

Il 30.11.2009 con un atto di intesa tra i “soggetti attuatori” indicati, è stato concordato che degli alloggi ATER classificati A-B e C si occupasse l'ATER dell'Aquila mentre degli alloggi ATER classificati E e di tutti gli alloggi classificati A-B-C ed E di proprietà del Comune dell'Aquila si occupasse “esclusivamente” il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna, Sede coordinata – L'Aquila.

Il 14 febbraio 2012 è stata sottoscritta una modifica alla convenzione del 30.11.2009 secondo la quale è, oggi, responsabilità dell'ATER la ricostruzione “pesante” degli edifici classificati E limitatamente agli stabili a totale proprietà pubblica, mentre il Provveditorato, che è titolato ad intervenire per l'indizione della gara d'appalto solo dopo aver ricevuto i progetti esecutivi degli interventi, resta tuttora in attesa da parte dell'ATER medesima della documentazione progettuale, mentre non risultano intercorsi accordi tra Provveditorato e Comune dell'Aquila.

Aldilà delle intenzioni dei soggetti attuatori competenti, mentre l'ATER ha avviato 82 interventi per la riparazione e ricostruzione “leggera”, il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche è sostanzialmente “bloccato” nell'opera di ricostruzione “pesante”.

L'intero patrimonio abitativo pubblico dell'ATER e del Comune dell'Aquila, presenta oggi una situazione “drammatica”, mentre agli inquilini sfollati viene adesso richiesto di pagare un “contributo alle spese” di gestione e manutenzione degli alloggi dei Complessi C.A.S.E. e M.A.P., Fondo Immobiliare e Affitto concordato, quasi un canone di affitto “maggiorato”, di molto superiore al “canone sociale” stabilito dalla Legge Regionale 96/96 che regolamenta proprio la Edilizia Residenziale Pubblica e che dovrà essere pagato, insieme agli arretrati di un anno, da coloro che erano in affitto prima del terremoto del 6 aprile 2009.

Si resta, tutti, in fiduciosa attesa di un cortese e positivo cenno di riscontro e di conferma.

Cordialissimi saluti e tanti auguri di buon lavoro.

Pio Rapagnà – ex Parlamentare


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