Razzi (Pdl): «Dello stipendio non mi rimane una lira, mi adatto perchè sono operaio»

Dichiarazioni shock del Senatore a Repubblica

22 Marzo 2013   07:32  

Dopo la sua contestatissima candidatura e miracolosa rielezione in Abruzzo nelle fila dei senatori piddiellini Antonio Razzi continua a far parlare di se.

Dopo che alcuni amministratori locali di segno berlusconiano ed una vasta base del partito hanno intentato una clamorosa iniziativa per indurlo alle dimissioni.

Dopo tutto questo, ieri a Repubblica l'ex dipietrista, oggi in prima fila a sostegno di Silvio Berlusconi e della sua politica si lamenta dell'aria di rinnovamento che sta soffiano nelle due camere parlamentari e nella politica italiana:

«Grillo propone di ridurci lo stipendio a 5 mila euro lordi. È impossibile, - dice Razzi - a meno che non andiamo a dormire in un sacco a pelo. Oppure possono ospitarci i grillini a casa loro...»

Poi stizzito continua:

«Io già vado a dormire in un albergo a una stella che ha appena appena il bagno. Mi adatto perché vengo dal mondo operaio,  -continua il Senatore - altrimenti non mi rimane una lira. Ma chi è stato imprenditore come fa?...»

Infine si lamenta del costo della vita romana:

«Non è che viviamo al paesino, qui si paga anche l'aria. Prima di fare queste proposte state sei mesi a Roma, poi ne riparliamo».

Purtroppo il Senatore, come quasi sempre, viene smentito dai fatti ed i fatti stanno nell'inchiesta del TG2 che ha inviato un giornalista "sotto mentite spoglie di onorevole" in giro per Roma e per senatori, deputati e parenti ogni esercizio commerciale, dall'hotel alla farmacia, dalla gioielleria all'asilo riservava sconti anche fino al 50% sul prezzo finale.


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