Razzismo in Abruzzo: i cartelli ''Comune derazzistizzato'' di Montesilvano e l'allarme nella Marsica

12 Settembre 2013   13:14  

La scritta ''Comune derazzistizzato'' con il simbolo del cerchio rosso del ''divieto di accesso'' che contiene la sagoma nera stilizzata di un uomo che fa il saluto romano; il tutto all'entrata e all'uscita della città.

Sono in arrivo a Montesilvano cartelli stradali anti-razzismo grazie a una delibera che il sindaco della città abruzzese, Attilio Di Mattia, presenterà al Consiglio comunale.

Logo e grafica di Pep Marchegiani, tra i maggiori rappresentanti della pop art.

A Montesilvano, ormai quarta città d'Abruzzo per numero di abitanti, gli stranieri sono molto numerosi e rappresentano una componente strutturale dell'economia cittadina.

''L'obiettivo - spiega all'ANSA Di Mattia, lo stesso sindaco che ha proposto i sex-box e i lovely park per regolamentare la prostituzione alzando un polverone di polemiche - è chiarificare e porre preventivamente le basi culturali e comunicative affinché Montesilvano non diventi mai una città razzista e intollerante. Bisogna specchiarsi nelle dichiarazioni di Papa Francesco che addirittura propone di aprire i conventi ai profughi, manifestando una chiara posizione anti-razzista.

L' ambito di riferimento, per il Papa sono i conventi, per il Consiglio comunale sono le città''. ''Voglio che in entrata e in uscita dalla città si possa dire che Montesilvano è un comune derazzistizzato. E' un'iniziativa simbolica - sottolinea il sindaco - che, però, getta delle chiare basi per il futuro''.

Sempre a proposto di razzismo, Stefano Albano segretario del Partito Democratico dell’Aquila invita il presidente della Provinca a mettere in agenda la grave situazione nella Marsica:

Questa la sua nota:

''I gravi episodi di Luco dei Marsi e di San Benedetto dei Marsi sono spie di una situazione ormai deteriorata: gli immigrati della provincia dell’Aquila faticano a integrarsi e sono spesso vittime di episodi di razzismo.

Le carenze dell’amministrazione provinciale sono evidenti. Mi rivolgo al presidente Del Corvo per chiedergli se sono in programma contromisure sul versante della sensibilizzazione e della lotta al razzismo. Se così non fosse, è ora di darsi una mossa.

Nella provincia dell’Aquila risiedono regolarmente 22.500 immigrati, una risorsa produttiva, culturale e sociale.

La Costituzione, le leggi europee e le convenzioni internazionali li tutelano dal razzismo ma ovviamente, presidente Del Corvo, hanno bisogno di essere applicate.

Infine una bella notizia arriva da Città Sant'Angelo.

Una delegazione dalla Repubblica dell'Angola era a per una visita al paese e un confronto con gli amministratori locali. Alla guida del gruppo Alcides Gomes Cabral, il vice governatore della Provincia del Namibe, accolto ovviamente dal Sindaco Gabriele Florindi e da buona parte della Giunta nella Sala Consiliare "Serafino Feliciani".

Nell'incontro si è parlato soprattutto di turismo e del sistema sanitario, il cui funzionamento è uno dei motivi di interesse principali della visita in Italia. Un momento storico per Città Sant'Angelo, che è anche di buon auspicio per i futuri rapporti con il paese africano.

 


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