Recupero corpi alpini sul Gran Sasso, una bufera di neve blocca soccorritori a 2.500 metri

17 Novembre 2014   12:29  

 Una decina di soccorritori del Centro nazionale soccorso alpino e speleologico dell'Abruzzo, che avevano iniziato il tentativo di raggiungere via terra, i corpi degli alpini deceduti venerdì sul Gran Sasso, sono stati bloccati  a 2.500 metri di quota da una violenta bufera.

Il personale specializzato stava tentando di raggiungere a piedi la zona della Conca degli invalidi-Valle dei ginepri, dove venerdi' scorso sono precipitati e deceduti due giovani militari pugliesi effettivi al IX Reggimento alpini di stanza a L'Aquila.

Si tratta, in particolare, di Giovanni De Giorgi, 26 anni, originario di Galatina (Lecce) e di Massimiliano Cassa, 29 anni, di Gorato (Bari), entrambi con il grado di primo caporal maggiore. 

I soccorritori del Cnsas non corrono comunque alcun pericolo essendo equipaggiati anche per bivaccare.

Al momento attendono che la bufera si plachi o per tentare il recupero delle salme, gia' assicurate a terra con delle barelle, o tornare al campo base istituito a Prati di Tivo (Teramo).

A disposizione ci sono due elicotteri, uno del 118 e l'altro della Forestale, pronti a decollare non appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno.


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