Reddito pro capite, Findomestic, in Abruzzo flessione modesta

13 Gennaio 2015   13:02  

Nel 2014 il reddito pro capite in Abruzzo, pur facendo segnare un decremento dello 0,3%, ha mitigato la caduta dell'anno precedente, che era stata dell'1,7%, attestandosi a 15.521 euro.

Assieme alla Puglia, e' stata la flessione piu' modesta registrata nell'Italia centro-meridionale. Pescara e Chieti, in particolare, hanno visto restare sostanzialmente stabile i rispetti livelli di reddito (pari, rispettivamente a 15.256 e 16.349 uro), mentre il capoluogo, L'Aquila, ha registrato un arretramento di 0,8 punti (16.100 euro).

Questi sono i principali risultati della ventunesima edizione dell'Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Abruzzo, presentato oggi a Roma presso l'Hotel St. Regis.

Nel 2014 le famiglie abruzzesi hanno speso complessivamente 988 milioni di euro in beni durevoli: si tratta di un dato superiore dello 0,9% rispetto all'anno precedente (979 milioni), ma comunque piu' basso del 2,4% medio italiano.

Analizzando i settori di spesa emerge che c'e' stata una inversione di tendenza nel 2014 per le auto, nuove e usate. Le prime hanno riportato un aumento della spesa del 4,4%; le seconde, del 3,8, per dei volumi complessivi pari a, rispettivamente, 253 e 259 milioni di euro.

Continua, seppure non con le percentuali dell'anno precedente, la flessione dei motoveicoli, che nel 2014 sono calati di 5,1 punti, contro il -24,1 del 2013 (la spesa complessiva e' stata di 20 milioni). Per i mobili i volumi sono scesi di 0,7 punti percentuali, per un valore complessivo pari a 282 milioni (nel 2013 la flessione sull'anno precedente era stata dell'8,1%).

Calano dell'1,6% i volumi di spesa per gli elettrodomestici, e si fermano a un valore totale di 82 milioni. Nel 2013, la flessione sull'anno precedente era stata di 2,7 punti percentuali, per 83 milioni di spesa complessiva.

Si tratta di un trend in controtendenza con quello nazionale, che ha riportato un +1,5%. Battuta d'arresto per i prodotti informatici che hanno fatto segnare un - 5,9%, contro il + 2,9% riportato nel 2013. Il volume di spesa si attesta a 39 milioni (contro i 42 dell'anno precedente).

Nel 2014 Chieti (16.349 euro) e L'Aquila (16.100 euro) sono state le province con il piu' alto reddito pro capite. Pescara e Teramo invece seguono con valori pari rispettivamente a 15.256 euro e 14.181 euro.

Per l'acquisto di mobili le famiglie abruzzesi nel 2014 hanno speso complessivamente 282 milioni. I volumi maggiori di spesa sono stati registrati a Chieti (87 milioni, -0,8% rispetto al 2013). Seguono Teramo (+0,8%) e Pescara (+0,4%) entrambi con consumi pari a 66 milioni e in fine L'Aquila (-3,4%) con 63 milioni spesi per i beni di questa categoria.

La spesa per l'acquisto di autovetture nuove da parte delle famiglie residenti nella provincia di Chieti è stata quella che ha registrato l'aumento maggiore (+8,3% rispetto al 2013 con volumi pari a 74 milioni). La crescita minore invece è stata quella segnata a L'Aquila (+1,6% con volumi pari a 51 milioni).

Meno marcato ma anch?esso positivo l?aumento del mercato delle auto usate, che segna una crescita complessiva del 3,8%. Anche in questo caso i consumi maggiori si sono registrati nella provincia di Chieti (80 milioni), seguita da L'Aquila (67 milioni), Pescara (59 milioni) e Teramo (53 milioni). Si ravvisa invece una flessione per il comparto moto: la provincia di Pescara, che guida la classifica con volumi pari a 7 milioni di euro, seguono Chieti con 6 milioni, Teramo con 4 milioni e L'Aquila con 3 milioni.

Gli 82 milioni di euro dedicati all'acquisto di elettrodomestici grandi e piccoli in Abruzzo sono stati suddivisi tra i 25 milioni spesi in provincia di Chieti (che fa registrare una contrazione del 1,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno passato), i 19 milioni di Pescara e Teramo e i 18 milioni spesi a L'Aquila. Per quanto riguarda l'acquisto di elettronica di consumo, si evidenziano cali in tutte le provincie.

È sempre Chieti a mantenere la testa della classifica per volumi con un valore pari a 17 milioni (-5,7% rispetto al 2013), seguita da Pescara con 13 milioni (-5,5%) e Teramo e L'Aquila con 12 milioni (in calo rispettivamente del 7,8% e del 10,0%). Il comparto informatica quest'anno ha affrontato una diminuzione dei consumi a livello regionale del 5,9%.

Il ribasso più significativo è quello di L'Aquila (-8,1% con volumi per 9 milioni), seguito da Chieti (-5,6%; 12 milioni), Pescara (-5,5%; 9 milioni) e Teramo (-4,3%; 9 milioni).


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