Regione, 5milioni di euro di premio di produzione ai dirigenti

02 Novembre 2007   14:38  
Finalmente un buona notizia per gli abruzzesi, nel bel mezzo della spaventosa crisi finanziaria in cui versa l´ente regionale, del caro vita, e della difficile congiuntura occupazionale ed economica. Almeno in un settore siamo infatti all´avanguardia, un vero e proprio modello da imitare: i 104 dirigenti della regione Abruzzo infatti anche per quest´anno hanno dimostrato di essere campioni di efficenza e capacità amministrativa, meritandosi il premio di produzione che oscilla dagli 11mila a a 18mila euro cadauno, erogati nel mese di ottobre, e che andranno a rimpinguare il già sostanzioso stipendio dei nostri bravi funzionari. L´emolumento è previsto dal contratto nazionale di lavoro di cui godono i dirigenti, e dunque il merito va anche ai sindacati che hanno per una volta saputo tutelare i sacrosanti diritti dei lavoratori. Il premio di produzione, come ogni anno viene deciso dal Nucleo di valutazione, composto nelle persone di Paola Sabella, presidente, Franco Madama, ex dirigente regionale, e Venanzio Paciocco. Dopo un´attenta ed occhiuta analisi volta a stabilire il raggiungimento degli obiettivi, e l´efficenza del singolo servitore dello stato, hanno salomonicamente stabilito che la quasi totalità dei dirigenti meritasse un bell´ottimo. Peccato che è molto difficile conoscere nel dettaglio i criteri adottati nella valutazione, e in questo caso poco serve appellarsi alle norme sulla trasparenza amministrativa. I premi di produzione costeranno alle casse regionali ovvero ai contribuenti, ben 5 milioni di euro. Nella cifra sono da considerare anche il pagamento di straordinari e le cosiddette progressioni orizzontali che non sono promozioni ma progressioni economiche. Ricevono indennità di risultato, inoltre, i circa 400 funzionari con la responsabilità temporanea dell´ufficio. Per fare qualche confronto, tale cifra corrisponde più o meno ai fondi tagliati dal maxi-emendamento a beneficio delle politiche sul lavoro, e delle politiche abitative, ovvero di aiuti per l´acquisto della prima casa; supera gli entroiti garantiti dai ticket sanitari a carico di pensdoinati e persone il cui reddito supera di poco la soglia di povertà, e si potrebbe proseguire per pagine e pagine, ma sarebbe solo un esercizio retorico che a pochi pare interessare. Filippo Tronca

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