Restituzione tasse, la paura si chiama Europa. Legnini incontra le parti sociali

"Una norma che eviti problemi alla maggioranza delle persone"

11 Novembre 2013   13:18  

Il rischio è tornare indietro di un anno e mezzo.

L'Unione Europea vuole vederci chiaro circa la restituzione delle tasse e per le agevolazioni fiscali concesse alla popolazione colpita dal terremoto del 2009

In realtà l'UE vuole vederci chiaro anche rispetto ad altri aiuti ricevuti da altre popolazioni sin dal 2002.

Il sottosegretario Giovanni Legnini all'Aquila questa mattina ha incontrato le parti sociali e i rappresentanti delle imprese aquilane.

Per rispondere alle esigenze dell'Europa e al rischio di restituzione delle tasse al 100% per tutti i cittadini aquilani il governo sta valutando l'ipotesi di un emendamento alla legge di stabilità quasi una legge preventiva che salvaguardi la maggior parte dei cittadini.

Il sottosegretario Legnini ha voluto ascoltare le istanze del territorio per decidere quali scelre adottare al fine di non danneggiare la popalazione.

"L'obiettivo di oggi – ha dichiarato Legnini – era quello di ascoltare le proposte, le idee e le che so che sono soluzioni studiate per bene in questi mesi dal territorio e di comunicare qual è lo stato di avanzamento della valutazione tecnico giuridica che il Governo ha fatto in questi mesi e da me coordinata, sulla restituzione delle imposte e dei contributi.

Posso dire che la stragrande maggioranza dei contribuenti dell'Aquila e del cratere, sarà fuori da questa disposizione di recupero.

Bisogna vedere, in relazione all'assestamento della norma conclusiva quale sarà il numero dei contribuenti interessati, per lo più imprese medio grandi, che dobbiamo considerare tenendo conto degli effetti economici occupazionali.

In ogni caso, non faremo comunque nulla all'improvviso ma previo confronto aperto ed è il motivo per il quale sono qui a L'Aquila.

La domanda è: vogliamo fare una norma che eviti problemi alla stragrande maggioranza di persone cercando di attutire il danno ad una ristrettissima cerchia di contribuenti ed evitando sorprese? Questo è il quesito al quale, personalmente, rispondo: meglio un danno limitatissimo che una sorpresa che potrebbe portare un danno più elevato. Mi rimetto comunque, alle valutazioni del territorio ed aspetto indicazioni ma poiché l'Europa ci dice, informalmente, che tra fine anno ed inizi dell'anno prossimo potrebbe concludersi questa procedura, l'ultimo treno su cui possiamo salire è quello della legge di stabilità o forse del mille proroghe, ma i tempi sono ristretti.”

In sostanza il rischio è che chi non potrà dimostrare l'effettivo danno subito si ritrovi a dover restituire tutto.

Difficile, dicono gli operatori economici locali, dimostrarlo senza poter interloquire in modo diretto con l'Europa e senza poter spiegare le caratteristiche della nostra realtà.

Legnini valuterà nelle prossime ore le istanze.

intervista di Barbara Bologna


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