Un ex compagno ha inviato video intimi senza il consenso della donna, una professoressa, a seguito della fine della loro relazione. Nonostante i video siano stati girati consensualmente durante il rapporto, l'uomo ha diffuso le riprese a luci rosse, dove è chiaramente visibile il volto della donna, senza il suo permesso.
L'uomo è stato rinviato a giudizio per il reato di "diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti", noto come revenge porn. La prima udienza è fissata per il 18 novembre. La professoressa, costituitasi parte civile, chiede un risarcimento danni di 250mila euro.