Riammesso il Pdl, bocciate le altre liste. Cronaca e commenti

03 Novembre 2008   17:55  

Il raggiante sorriso di Filippo Piccone, all'uscita dell' ufficio elettorale regionale è stata di fatto un eloquente anticipazione della sentenza del collegio giudicante in merito all'ammissione della lista del Pdl alla competizione elettorale del 30 novembre.
Allo stesso modo eloquente il silenzio e i volti cupi dei rappresentanti delle altre due liste in bilico:  Per il bene comune del candidato presidente Angelo Di Prospero e  Alleanza federalista -Lega nord di Leopoldo Rossini.
Si conclude cosi' la giornata campale e convulsa al palazzo di giustizia dell'Aquila. con la riammissione del Pdo e la bocciatura delle liste Alleanza federalista e Per il bene comune,. Il collegio giudicante composto dai magistrati  Augusto Pace, Giuseppe Romano Gargarella e Alfonso Grimaldi ha ritenuto sufficienti le controdeduzioni  e le integrazioni presentate dal Pdl per riammettere buona parte delle 267 firme annullate ieri, come spiega al nostro microfono l'avvocato Pietro Refersa, il primo a leggere la sentenza.
Niente da fare invece per Alleanza federalista che aveva presentato la documentazione allegata al simbolo oltre l'ora fatidica delle 12.00 di sabato, e questo perché, protesta Leopoldo Rossini  che annuncia ricorso, erano stati chiusi i cancelli in su richiesta del dell'Itala dei valori, che  aveva ravvisato ritardi nella  presentazione di documentazione  da parte del popolo della libertà. Ritenute insufficienti le contro deduzioni della lista per il bene comune, non ammessa ala competizione perchè due candidati al listino non hanno presentato regolare documento di accettazione. Qui si fanno due pesi e due misure, tuona Angelo Di Prospero che annuncia non solo un ricorso , ma anche una denunciata ala procura della repubblica. Per il resto la campagna elettorale può cominciare, fuori le aule del tribunale.

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I COMMENTI 

PICCONE : "SONO SODDISFATTO"

 "E' stato un 'travaglio' inutile dovuto forse a decisioni prese ieri in maniera affrettata dalla commissione elettorale". Cosi' il senatore Filippo Piccone, coordinatore del PdL in Abruzzo, commenta l'ammissione del centrodestra alle prossime elezioni regionali. "Tuttavia - prosegue - non avevamo alcun dubbio sull'ammissione della lista, avendo com'e' ovvio rispettato ogni prescrizione di legge. Ora possiamo tornare a pensare al bene dell'Abruzzo con Chiodi presidente e con una grande affermazione del Popolo della Liberta' che ha idee, programmi e persone capaci di realizzarli. Resta il rammarico - conclude Piccone - per la brutta immagine immeritata che dell'Abruzzo hanno offerto, con atteggiamenti canaglieschi, i ben noti giustizieri da strapazzo".

CHIODI: "SONO SODDISFATTO"

"Sono molto soddisfatto, del resto non poteva essere altrimenti visto che abbiamo fornito le risposte a tutte le eccezioni che erano state mosse". Questo il primo commento del candidato del centrodestra alla guida della regione Abruzzo, Gianni Chiodi, dopo la decisione dell'ufficio elettorale centrale presso la Corte d'Appello dell'Aquila che ha riammesso le liste del Pdl alle elezioni del 30 novembre. Chiodi, che ha incontrato i giornalisti a Montecitorio, ha sottolineato che "i rilivei mossi alla presentazione delle liste non riguardavano affatto falsita' o questioni sostanziali, cosi' come adombrato da Di Pietro, ma si trattava di rilievi solo formali. Sarebbe stato incredibile - ha aggiunto - che le liste del Pdl potessero essere escluse da una competizione cosi' importante". Alle elezioni del 30 novembre, ha concluso Chiodi, "il Pdl e' assolutamente favorito, dopo la pessima esperienza del governo di centrosinistra negli anni precedenti . Il Pd ha subito il ricatto di Di Pietro, mentre il candidato de La Destra, Teodoro Buontempo "e' solo un agit-prop di destra -   aggiunge Chiodi - "Abbiamo fatto una scelta coraggiosa e vincente, quella di dare vita ad una alleanza fisiologica - ha aggiunto - il contrario di quanto ha fatto il centrosinistra, la cui alleanza e' frutto del ricatto politico imposto Di Pietro". Secondo l'esponente del Pdl "la posizione di Di Pietro in questa vicenda e' stata politicamente e giuridicamente qualunquista e distruttiva, come al solito ha tentato di alzare un polverone ma non c'e' riuscito". Per Chiodi inoltre, il centrosinistra "ha fatto un'alleanza che lo stesso segretario del Pd aveva sconfessato, cioe' quella di una sorta di Ulivo con tutti i partiti della estrema sinistra. Se vinceranno - ha proseguito - gli effetti saranno infausti". Chiodi ha anche criticato il candidato della Destra, Teodoro Buontempo: "E' solo un agit-prop di destra - ha detto - deve affermare la sua esistenza e per farlo usa tutti gli espedienti possibili".

DI PIETRO: "NON FAREMO RICHIESTA DI SOSPENSIVA, PERO'..."

"Lo abbiamo gia' detto e lo ripetiamo: vogliamo giocare la partita sul campo e non vincerla a tavolino". Lo afferma Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei Valori, commentando la notizia della riammissione della lista del Pdl alle prossime elezioni in Abruzzo. "Rispettiamo la decisione presa oggi dall'ufficio elettorale centrale della Corte d'Appello dell'Aquila - prosegue - e la rispettiamo a tal punto che non chiederemo al Tar nessuna sospensiva in via cautelare, fermo restando il nostro diritto-dovere di avere copia degli atti e, eventualmente, attivare un giudizio di merito nelle sedi competenti ad elezioni avvenute. Infatti, preferiamo giocare la partita sul campo e non vincerla a tavolino". "Cio' non toglie, pero', la critica di fondo che muoviamo in merito a questa vicenda - conclude Di Pietro - il Pdl non ha rispettato le regole del gioco. Fino all'ultimo minuto utile per la presentazione delle liste, i candidati infatti si sono accapigliati per accaparrarsi il posto migliore ed hanno persino violato la normativa elettorale"

FERRERO: "E' COMUNQUE UN BRUTTO EPISODIO"

 "Adesso, però, riportiamo al centro della politica gli interessi della gente". Paolo Ferrero, a Pescara per inaugurare la campagna elettorale di Rifondazione Comunista, non ha dubbi che l'eredità lasciata dal caso della lista Pdl non sia del tutto positiva. "E' comunque un episodio di cattiva politica, di scarsa trasparenza - spiega il segretario del Prc - che lascia un clima negativo: c'é il rischio che i cittadini si allontanino sempre di più, anche dal voto. Quindi bisogna fare di tutto per convincere la gente ad andare a votare". Sulla coalizione di centrosinistra che ha individuato Carlo Costantini (Idv) come candidato presidente Ferrero spiega che "E' l'alleanza migliore che si poteva fare in questo momento, é già un successo essere riusciti a farla... Alcune nostre istanze forti sonio state accolte - conclude - ora spero che da parte di tutti si inizi a entrare nello specifico dei bisogni della gente"

MARINI: "MEGLIO COSI'"

"Sono soddisfatto per la decisione presa dalla Corte di Appello de l'Aquila di riammettere la lista Pdl alle elezioni regionali d'Abruzzo. La Regione infatti ha bisogno che dalla competizione elettorale emerga un governo pienamente rappresentativo ed autorevole". Lo afferma Franco Marini del Pd. "Questo - spiega Marini - è richiesto dalla necessità di ridare fiducia agli abruzzesi e da una situazione economica nazionale piena di incognite. Un governo autorevole esce da un confronto elettorale franco e deciso e da una scelta che vede in campo i due schieramenti. Noi vogliamo vincere con il voto dei cittadini".

BUONTEMPO: "LA SENTENZA NON MI CONVINCE"

"Se le notizie della prima ora venissero confermate dal provvedimento della Corte d'Appello dell'Aquila, ci troveremmo di fronte al fatto che le liste del Pdl, dopo una riunione dell'Ufficio elettorale della Corte, che é durata l'intera giornata di oggi, sono state accolte per sole cinque firme in più rispetto alla soglia minima prevista dalla legge". Lo afferma Teodoro Buontempo de La Destra, spiegando che "pertanto, si avrebbero circa 200 firme presentate dal PdL e annullate dall'Ufficio elettorale della Corte d'Appello. Ciò dimostrerebbe che errori, manomissioni e dati incompleti dei firmatari sono stati riscontrati e contestati". "Gli esponenti del Pdl, anziché alzare polveroni su presunte persecuzioni o speculazioni - sostiene - farebbero bene a recitare il mea culpa per lo stato confusionale con il quale si sono mossi e che è stato riconosciuti anche dal portavoce regionale di An". "La contestazione alla non completa regolarità della documentazione è venuta non dalla politica ma dall'Ufficio elettorale centrale. Gli uomini de La Destra - prosegue Buontempo - sono abituati a fare politica nel Paese reale sui problemi concreti, ma la politica per chi non ha la coda di paglia deve rappresentare anche un controllo sul rispetto delle regole e impedire che vengano creati privilegi a favore degli uni contro altri. Ora speriamo che la campagna elettorale possa entrare nel vivo del confronto sulla questione morale, sulle idee e sui progetti per lo sviluppo dell'Abruzzo". "Resta comunque in piedi il ritardo con cui i rappresentanti di lista del PdL hanno avuto la disponibilità dei documenti da presentare, mentre non solo in tutta Italia ma anche a L'Aquila, altre liste che non erano pronte per le ore 12 di ieri l'altro non sono state accettate. Ci sono anche diverse sentenze del Consiglio di Stato che, di fronte a casi analoghi, si è pronunciato per la non accettazione delle liste. La parola - conclude - è giusto che torni alla politica, ma la verità non può essere sepolta"

PASTORE: "DI PIETRO PRESENZA INQUIETANTE "

"Nonostante l'inquietante presenza di Di Pietro nel Palazzo di Giustizia aquilano, i magistrati della Corte d'Appello hanno dimostrato di avere una tempra ben diversa da quella dell'ex pm molisano". Così il coordinatore regionale di Forza Italia Andrea Pastore commenta la decisione della Corte d'Appello. "Sarebbe stato, invero, impensabile - aggiunge il senatore - un confronto elettorale senza il partito di maggioranza relativa a livello nazionale e regionale, ma evidentemente Di Pietro ha coltivato fino alla fine l'illusione di conquistare il governo regionale attraverso la via giudiziaria". "Ora occorre iniziare la campagna elettorale sgombrando il campo da questioni burocratiche - conclude Pastore - e sostenere la candidatura di Gianni Chiodi, che già gode di autorevolezza e di equilibrio riconosciuto da tutti

ALLEANZA FEDERALISTA FARA' RICORSO

"Non condividiamo la decisione della Corte d'Appello che oggi ha escluso la lista di Alleanza Federalista-Lega Nord dalle prossime elezioni regionali. La non ammissione e' stata determinata solo dal lievissimo ritardo con cui sarebbe stata consegnata la documentazione e la lista. Per tale ragione con i nostri legali verificheremo nelle prossime ore l'opportunità di presentare un formale ricorso contro la decisione della Corte aquilana. Comunque l'esclusione di Alleanza Federalista-Lega Nord non fermera' il movimento che continuerà' a lavorare per risollevare le sorti dell'Abruzzo dopo gli scandali che hanno fatto piombare la regione nel baratro". Lo ha dichiarato l'ingegnere Leopoldo Rossini, candidato presidente per il movimento Alleanza Federalista-Lega Nord dopo la sentenza della Corte d'Appello de L'Aquila. "La decisione della Corte d'Appello - ha continuato Leopoldo Rossini - non fermera' Alleanza Federalista-Lega Nord: nelle prossime ore faremo tutto cio' che ci e' permesso giuridicamente per contestare la sentenza del giudice della Corte d'Appello, valutando con i nostri legali l'opportunità' di un ricorso. La nostra estromissione dalle elezioni regionali e' stata determinata solo dal lieve ritardo con il quale sarebbe stata presentata l'integrazione della documentazione da parte del secondo rappresentante di lista, anche se il primo dei nostri delegati era gia' dalle 11.30 presso gli uffici del Tribunale. Alleanza Federalista-Lega Nord combatterà' fino in fondo per porre rimedio a questa situazione incresciosa utilizzando tutti i mezzi necessari, forti anche di due sentenze della Corte di Cassazione che hanno ammesso un lieve ritardo di un rappresentante di lista purche' il primo fosse gia' presente in Tribunale prima dello scadere del tempo per la presentazione delle liste".

 

 


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