Ricatti a preti gay, nuovi interrogatori per i due arrestati a Isernia

09 Agosto 2011   15:49  

Nuovo interrogatorio di garanzia, a Isernia, per Diego Maria Caggiano, 35enne di Tonrimparte (L'Aquila) e G. T. (per motivi di privacy è stata richiesta la rimozione del nome e cognome), 30enne di Bagnoli del Trigno (Isernia), arrestati dai carabinieri di Lagonegro (Potenza) per estorsione aggravata e continuata nei confronti di sacerdoti gay.

Un atto dovuto dopo che l'inchiesta e' stata trasferita dal Tribunale di Lagonegro, che ha dichiarato la propria incompatibilita', al Tribunale di Isernia perche' il reato piu' grave, l'avvenuta estorsione, si e' consumata in Molise.

I due indagati sono stati ascoltati dal Gip Laura Quaranta che si e' riservata di decidere nei prossimi cinque giorni sull'istanza di scarcerazione, o in subordine i domiciliari, con il divieto di accesso ai mezzi informatici.

Caggiano e T. (per motivi di privacy è stata richiesta la rimozione del nome e cognome) sono arrivati questa mattina a Isernia dal carcere di Avezzano (L'Aquila) e hanno risposto a tutte le domande del Gip, confermando quanto gia' dichiarato alcune settimane fa allo stesso Giudice Quaranta che li aveva sentiti a Isernia per rogatoria. Sulla base di quell'interrogatorio il Gip di Lagonegro, Lucia Iodice, aveva respinto le istanze di misure cautelari alternative al carcere. Decisione confermata, sabato scorso, anche dal Gip Quaranta in seguito al passaggio della competenza territoriale, e degli atti dell'inchiesta, a Isernia.

Caggiano e T. (per motivi di privacy è stata richiesta la rimozione del nome e cognome) adescavano preti dell'Emilia Romagna, Lazio, Molise e Puglia attraverso facebook per poi minacciare di rendere pubblica la loro omosessualita' se non avessero pagato. Gli avvocati di T. (per motivi di privacy è stata richiesta la rimozione del nome e cognome) hanno chiesto l'assistenza psicologica per il loro cliente, incompatibile con il regime carcerario.


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