Ricci: il bilancio di tre anni. "Ora si raccolgono i frutti"

“Da tre anni stiamo ridisegnando la città”. Con questo slogan l’amministrazione comunale ha scelto di celebrare i primi tre anni di governo. Densi di progetti portati a termine ed elencati su una serie di manifesti che da ieri tappezzano il centro e lo scalo.

Un cambio di marcia a livello comunicativo, come ha affermato lo stesso sindaco Ricci, “abbiamo difettato molto in comunicazione, e per questo vogliamo voltare pagina”.

Ottanta cantieri aperti, grandi eventi organizzati come il Festivalbar, Chietinstrada o il successo di Benigni, senza dimenticare l’operazione villaggio olimpico. Sono le chicche del triennio di governo Ricci. Ma anche il nuovo piano di servizi redatto “che ha riportato regole uguali per tutti”, ha tenuto a sottolineare il sindaco, e una lungimirante pianificazione urbanistica che ha segnato il rilancio dell’edilizia teatina”.

Tre anni di seminazione, ora i frutti. “Si vedranno altri miglioramenti significativi sia sul centro storico che allo scalo”, secondo il sindaco.

In cima alla lista pubblicizzata dall’amministrazione, non a torto, è stato inserito il villaggio olimpico, un’opera da 160 milioni di euro di investimenti. I fiori all’occhiello delle società partecipate Teate servizi e Chieti solidale, la rinascita di luoghi cittadini abbandonati come i tempietti romani, la casina dei tigli e l’ex pescheria oltre che i grandi eventi, costituiscono il curriculum con il quale l’amministrazione di centro sinistra vuol essere valutata.

Al Festivalbar e Chietinstrada si sommano gli Eurobasket 2007, gli spettacoli dei Pooh e Negramaro oltre al format di successo del Settembre scalino che ha avuto il merito di restituire motivi di aggregazione alla parte bassa della città.

Con orgoglio sono stati comunicati anche i dati della raccolta differenziata, che, partita da un misero 5 per cento nel 2005, oggi sfiora il 20 per cento. E l’obbiettivo del sindaco, è quello “di toccare il 30 per cento entro l’anno”.

Come tralasciare i 60 milioni di euro in tre anni appaltati per lavori pubblici che stanno trasformando la città, mentre il Comune si è classificato settimo in Italia per l’attrazione dei fondi europei.

Sul versante della riorganizzazione interna, in settimana verrà proposta ai sindacati la nuova pianta organica dell’ente. Fondamentale per restituire efficienza alla macchina burocratica comunale.

Si potenzierà la partecipazione, un punto qualificante del programma politico del centrosinistra per ora ancora poco attuato.

A settembre è previsto un convegno che darà il via alla ridefinizione dei quartieri e delle macro aree della città, che sarà seguito da incontri con i cittadini per illustrare il piano triennale delle opere pubbliche.

 

 

Pronti gli attacchi delle opposizioni, che rivendicano come propri tutti i cantieri, che deriverebbero da progetti della precedente amministrazione da loro guidata.

L’opposizione boccia così senza mezzi termini Ricci e la sua squadra facendo fatica a riconoscere meriti agli attuali amministratori della città.

Uno degli impegni elettorali, secondo Emilia De Matteo, capogruppo comunale di Forza Italia, assicurava di rendere Chieti appetibile dal punto di vista culturale e turistico, “invece non c’è traccia della sbandierata messa in rete dei musei e si continua a navigare a vista per quanto riguarda l’organizzazione dei grandi eventi”. Non può mancare il teatro Marrucino, la cui mesta fine viene totalmente addebitata all’attuale amministrazione.

I lavori appaltati “sono ordinaria manutenzione” e sul villaggio olimpico, per il centro destra “è stato ereditato dal centrodestra a Pescara”.

Critico anche Emanuele Buracchio, capogruppo Udc, per il quale “in questi tre anni è mancata la concertazione tanto decantata da Ricci in campagna elettorale e l’organizzazione dei cantieri che – afferma - ne sono stati aperti tanti ma se ne chiudono pochi. Inoltre si è fatto ricorso a mutui già disponibili ma non ancora utilizzati malgrado si stiano già pagando gli interessi”.