Ricomincia l'anno scolastico, ed insieme ad esso i problemi dei Musp

Situazione immutata a più di 5 anni dal sisma

03 Settembre 2014   12:04  

Scatta domani la prima campanella per alcuni studenti aquilani, quelli degli istituti tecnici e professionali, chiamati ad affrontare un nuovo anno scolastico condito, però, dagli identici problemi che hanno dovuto affrontare negli anni passati.

A cinque anni e mezzo dal tragico sisma del 6 aprile 2009, infatti, gli studenti dell'Aquila sono ancora costretti ad usufruire come scuole provvisorie dei cosiddetti moduli ad uso scolastico provvisorio (Musp): una situazione decisamente scoraggiante, ancor di più che si pensa che in Emilia-Romagna, a poco più di due anni dal terremoto, sono state già ricostruite ben 58 scuole vere.

Oltretutto, oltre agli spazi carenti ed inadeguati i 32 Musp evidenziano ormai condizioni di palese degrado. Gli studenti dell'Ipsiasar, ad esempio, devono convivere con aule e corridoi a dir poco angusti ed a fare a meno dei laboratori e della palestra, i cui lavori sono fermi da tempo ed oggetto di polemiche e rimbalzo di responsabilità tra Provincia e Comune.

Non che gli altri "istituti" se la passino meglio: il Musp della scuola media di Paganica è di fatto un container in lamiera, afflitto da spazi ristretti ed infiltrazioni di pioggia, problema ancor più evidente in quello della media "Carducci". Oppure, nella migliore delle ipotesi, c'è continua necessità di ricorrere a manutenzione, come nel caso della media "Mazzini".


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