Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha annunciato la firma del decreto che riconosce ufficialmente lo stato di calamità naturale per l'agricoltura abruzzese. La firma è stata apposta dal ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, durante una riunione a Roma. La decisione è stata accolta con soddisfazione da Coldiretti e dal Consorzio di tutela.
Il decreto, risultato di un'attenta documentazione fornita dalla Regione Abruzzo al Ministero, è fondamentale per attivare le misure di supporto necessarie agli agricoltori colpiti. Il presidente Marsilio ha dichiarato che il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro 15 giorni, seguito da un periodo di 45 giorni in cui le aziende agricole potranno presentare la documentazione per richiedere il risarcimento dei danni.
Un punto chiave del decreto è la sospensione dei mutui per le aziende coinvolte per due anni, offrendo un notevole sollievo al settore agricolo. Inoltre, il decreto esenta gli aiuti previsti dalla notifica all'Unione europea per gli aiuti di Stato, semplificando il processo di intervento da parte dello Stato italiano.
Coldiretti Abruzzo si è dichiarata soddisfatta per il riconoscimento dello stato di calamità, soprattutto considerando il grave impatto della peronospora sulla produzione vinicola regionale. Il direttore di Coldiretti Abruzzo, Roberto Rampazzo, ha evidenziato che il 2023 è stato un anno terribile per l'agricoltura regionale, con danni irreparabili alla viticoltura.
Il presidente del Consorzio tutela vini, Alessandro Nicodemi, ha anticipato che il decreto consentirà l'applicazione della legge 102, offrendo la possibilità di moratoria per mutui e finanziamenti per 24 mesi, sgravi contributivi al 50%, e la concessione di ristori diretti ai produttori. Nicodemi ha inoltre proposto la creazione di un fondo specifico per l'Abruzzo, tenendo conto della situazione critica dovuta alla peronospora.
Il Ministero si è impegnato a considerare la proposta nella distribuzione dei fondi, mentre la firma del decreto rappresenta una boccata di ossigeno per il settore agricolo abruzzese, particolarmente rilevante in una regione con una forte vocazione agricola come l'Abruzzo.