Ricostruzione, De Matteis sfida lo Stato: "Agganciamoci alle risorse per l'Emilia. Chi è contrario?"

"Saccomani e Letta devono parlare, non Trigilia"

07 Giugno 2013   13:22  

Oramai la ricostruzione dell'Aquila sembra un problema vhe nessuno sa più comprendere. Delusione diffiusa ha prodotto la visita a L'Aquila del ministro Trigilia, che giunto in città, forte dell'esperienza dell'ufficio che fu del suo omologo al governo Monti, Fabrizio Barca, ha dichiarato che il problema non sono le risorse. In totale contrapposizione con il sindaco Cialente che da mesi parla delle risorse come l'unico vero problema.

A L'Aquila arriveranno 1 miliardo e 200 milioni stanziati grazie all'emendamento approvato in sede conversione in legge del decreto 43/2013. Quei soldi sono stanziati per sei annualità, vuol dire che ogni anno sono disponibili solo 98 milioni di euro, a fronte di una necessità, ribadita dal sindaco Cialente di oltre 895 milioni di euro solo per quest'anno. Se a Roma il cronopogramma della ricostruzione dell'Aquila dè stato accettato, i fondi da stanziare sono quelli chiesti da Cialente.

Lo ha ribadito in conferenza stampa, Giorgio De Matteis, all'oppozione in consiglio comunale con “L'Aquila Città Aperta”. De Matteis ha rilanciato la proposta, fatta nei giorni scorsi si agganciarsi invece ai fondi per l'Emilia Romagna, 12 miliardi totali, stanziati con Cassa Depositi e Prestiti: ipotesi votata all'unanimità dal Consiglio Regionale.

E perché si faccia chiarezza sulle intenzioni dello Stato, che già durante il governo Monti, in fase di spending review decise di finanziare la Cassa Depositi e Presiti per l'emilia Romana, e di non rifinanziarla per L'Aquila, De Matteis chiede l'intervento del governatore Chiodi.

di Barbara Bologna


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