Ricostruzione, De Santis ai sindaci del cratere: "No ai piani di ricostruzione, spreco di soldi"

Continua la querelle sulle convenzioni con le Università

16 Giugno 2011   13:20  

E' guerra aperta a tra l'ordine degli ingegneri e i sindaci del cratere.

Ieri la conferenza stampa dei sindaci per rispondere alla diffida arrivata a gennaio 2011 dal Consiglio dell'Ordine degli Ingegneri contro l' affidamento alle università dei piani di ricostruzione delle piccole realtà del cratere.

Come passaggio successivo si annuncia il ricorso al Tar contro le convenzioni.

Paolo De Santis, presidente dell'Ordine degli Ingegneri dell'Aquila parla ai nostri microfoni: "A che servono questi piani di ricostruzione? Sono un inutile spreso di tempo e soldi. Rallentano tutto e non risolvono il problema."

I sindaci dei paesi del cratere sostengono che nei confronti delle Università saranno versate somme di esclusivo "rimborso spese" per la realizzazione dei piani di ricostruzione. De Santis però fa notare: "500.000 euro, 300.000 euro prendono le Università per realizzare i piani di ricostruzione. Queste quote non sono affatto dei rimborsi spese."

Secondo il presidente De Santis si sta aggirando il problema invece di affrontarlo di petto. Ricostruire piccoli borghi non richiedere piani esosi, anzi i piani rallentano tutto e non permettono di affrontare le questioni di rilievo: "I veri nodi sono quelli economici, sociali, i paesi si stanno spopolando, è di questo che ci dobbiamo preoccupare."

Poi aggiunge: "Perché nessuno si chiede quanti soldi stanno arrivando ai paesi, invece che a L'Aquila? E' qui, in questa città il grosso dei problemi, non nei piccolo borghi."

Il ricorso al Tar probabilmente allungherà i tempi dell'avvio della ricostruzione ma, secondo De Santis, sono proprio i piani a rallentarla: "I piani richiedono iter burocratici di approvazione, sono inutili, costosi e allungano tutti i tempi."

di Barbara Bologna


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore