Ricostruzione: De matteis, Chiodi dia inizio alla nuova fase

08 Febbraio 2010   14:31  

"Sta a Chiodi dare il segnale di inizio della nuova partita:" con queste parole il Vice Presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, propone la sua riflessione in merito alla scottante questione della ricostruzione dell'Aquila. "La fase della prima emergenza si e' ormai conclusa e tra alterne vicende che hanno contraddistinto questi mesi, si e' arrivati al passaggio delle consegne - sottolenea De Matteis - Ma se la fase della prima emergenza si e' conclusa, si apre e di corsa, l'altra emergenza. Infatti, lo smaltimento delle macerie attuali e future, il numero di alloggi del progetto case insufficienti, i ritardi nelle procedure amministrative, la persistente crisi econonica, ne testimoniamo la gravita'. E' appunto adesso che si gioca la partita piu' difficile, quella della ricostruzione intesa globalmente. E questo problema necessita di essere affrontato con le idee chiare e in tempi rapidi". Al riguardo, il Vice Presidente propone due livelli di intervento. "Il primo e' quello della visione 'strategica' - rileva De Matteis - e cioe' la capacita' di intuire le scelte piu' giuste per costruire la citta' territorio da qui a dieci anni. Bisogna avere in mente, da adesso, cio' che dovra' essere L'Aquila del domani, con il coraggio di osare anche cio' che oggi sembra irrealizzabile. Questo fondamentale aspetto della ricostruzione va affrontato come priorita' assoluta. Infatti - osserva - quale ricostruzione puo' essere realizzata se non si ha in testa ben chiaro cosa e come dovra' essere la citta'. E allora, Chiodi e Cialente diano immediatamente un segnale forte in tal senso, attraverso una manifestazione chiara della loro visione strategica, aprendola ad un contributo delle idee il piu' vasto possibile, in modo tale che come tasselli di un unico mosaico vengano uniti tra di loro gli elementi fondamentali, economico, sociale e infrastrutturale alla base della rinascita della Citta'. I vari aspetti, sociali, culturali, infrastrutturali, la Zona franca urbana, l'uso dei fondi per le aree sottoutilizzate, lo sviluppo turistico e tanto altro ancora, non possono essere affrontati in modo occasionale ed estemporaneo (vedi insediamentri a Piazza d'Armi)". Per quanto riguarda il secondo punto, De Matteis precisa che non va confuso con il primo, e che riguarda la gestione di atti quotidiani: "Mi riferisco - spiega - allo smaltimento delle macerie, alla carenza di alloggi, alle difficolta' burocratiche delle procedure amministrative, alle polemiche da evitare con le istituzioni quali quello in corso con gli ordini professionali sulle case di tipo E. Tutto questo necessita di una organizzazione di Regione e Comune, coordinata e gestita in modo efficiente senza retoriche sovrapposizioni o gabbie burocratiche. Ormai non ci sono piu' alibi e ne' si puo' pensare di continuare ad avere il comodo ombrello delle istituzini nazionali. Chiodi - conclude De Matteis - rappresenta, oggi, l'istituzione nazionale in qualita' di commissario delegato dal governo ed e' Presidente della Giunta regionale. Da qui parte la vera sfida per il futuro della citta' dell'Aquila. Nessuno potra' tirarsi indietro, ognuno dovra' assumersi le proprie responsabilita' nell'affrontare il peso di questo impegno".


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