Ricostruzione, Enel non rimuove cavi e impedisce avvio dei lavori

01 Settembre 2011   14:03  

Un gruppo di imprese, progettisti e cittadini che aspettano l'avvio della ricostruzione di case classificate "E" fuori dai centri storici dell'Aquilano protestano contro Enel Spa per la mancata rimozione di cavi e impianti elettrici dentro e fuori gli alloggi danneggiati, che impedisce di cominciare i lavori.

Tra gli insorti Vincenzo Cipolletta, avvocato aquilano, presidente di alcuni consorzi e autore di solleciti anche dallo scorso giugno. "Nonostante le continue richieste scritte - accusa - l'Enel é insensibile e non interviene. Questo blocca la ricostruzione, perché nella situazione attuale non si possono cominciare gli interventi nelle case 'E' fuori centro storico, sia per questioni di sicurezza che amministrative: c'é l'ostacolo di fili elettrici e impianti in casa e anche fuori che devono essere rimossi a spese dell'Enel".

Su quest'ultimo aspetto, la rimozione a carico dell'Enel, Cipolletta ricorda che "é fissato dalla risposta a un quesito posto dai tecnici al coordinatore della Struttura tecnica di missione, Gaetano Fontana".

I cittadini sono inferociti. "Perché - attaccano - gli ordini professionali non intervengono su questo delicato aspetto? Forse a qualcuno che ha tanti incarichi conviene che ci siano intoppi simili, perché si allungano i tempi".


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