Ricostruzione, Mascitelli chiede che il governo riferisca in Parlamento

Il senatore dell’IdV Alfonso Mascitelli ha inviato una lettera al presidente del senato Renato Schifani, con la formale richiesta che, nel rispetto dei ruoli costituzionali, il governo Monti riferisca al Parlamento sullo stato della ricostruzione de L’Aquila, sulle spese gestite dalle strutture che fanno capo alle funzioni commissariali, sui rischi di infiltrazioni malavitose, e soprattutto sulle azioni concrete che si intendono intraprendere per sbloccare la paralisi della ricostruzione.

“Al Presidente Schifani non chiediamo - ha spiegato il sen Mascitelli - che si faccia garante di una cortesia istituzionale, ma al contrario che il governo rispetti un obbligo di legge, che prescrive che venga data al Parlamento una informativa annuale, dettagliata, sia sulle azioni intraprese che sulle spese effettuate. L’ultima informativa risale al 2010 con il sottosegretario Bertolaso, che lasciò molti interrogativi aperti sul progetto CASE. Da allora sono successe molte cose: immobilismi, conflittualità tra organi decisori e poi speculazioni e tentativi di affari su tutto, dai funerali delle vittime alle risorse per i servizi sociali, dai tentativi di vendita truffa alla ASL ad appalti e sub appalti poco chiari. Cos’altro deve accadere e cos’altro bisogna aspettare?

Se vogliamo veramente risollevare la questione complessa de L’aquila come questione di interesse nazionale, il Parlamento deve riappropriarsi del suo ruolo di vigilanza e di controllo su tutte le attività messe in campo dal governo. Far credere che cambiando il triangolo Letta, Chiodi e Cialente con il triangolo Barca, Chiodi e Cialente tutto rincomincia a scorrere senza ostacoli, rappresenta un’offesa alle sofferenze e alla intelligenza degli aquilani. Noi vogliamo, con questa lettera a Schifani, che il governo venga a rispondere in parlamento, e non nei salotti televisivi, su quanto è stato fatto da chi l’ha preceduto e inoltre sulle risorse, gli strumenti e i controlli che si vogliono mettere in campo per cambiare passo radicalmente”.