Ricostruzione, Mpa: il tavolo interistituzionale non funziona

20 Febbraio 2011   16:43  

"L’idea poteva essere anche valida, visto che permetteva un confronto istituzionale importante ai fini della ricostruzione, ma il briefing che si tiene ogni settimana, il venerdì mattina, tra la struttura commissariale e gli enti è diventato subito una sorta di carrozzone, che non è in grado di partorire alcuna iniziativa utile per la rinascita del territorio colpito dal sisma". E' quanto afferma Emanuele Imprudente, capogruppo Mpa al Comune dell'Aquila.

"Da qualche settimana, - spiega - la struttura per la Gestione dell’emergenza (S.G.E.) ospita un incontro fisso tra la medesima, la struttura tecnica di missione, le amministrazioni locali, le aziende di servizio e così via.

Nelle intenzioni di coloro che hanno allestito questo tavolo, dovevano essere costruite le fondamenta, attraverso la massima partecipazione, per la ricostruzione. Invece, il Commissario Chiodi non partecipa quasi mai e si è visto praticamente solo in occasione della presenza del Sottosegretario Gianni Letta; ci si dimentica di invitare istituzioni di prestigio quali l’Università (lacuna fortunatamente colmata nell’ultima riunione); il Sindaco Cialente si porta dietro un manipolo di assessori e dirigenti senza che nessuno capisca il motivo debba essere questa presenza così massiccia. Tale da rendere problematica la presa di qualsiasi decisione concreta e percorribile. In una delle ultime sedute era presente anche il collega del Consiglio comunale Enzo Lombardi: perché? a che titolo? Presidente della 5^ Commissione? Ex Sindaco? Amico dell’assessore Placidi? E se tale corposa partecipazione serve, secondo qualcuno, affinché tali riunioni siano all’insegna della massima trasparenza, perché non invitare i capigruppo del Consiglio comunale? Credo che abbiamo più titolo loro che tanti altri.

Si riuscisse poi a cavare un ragno dal buco in questi incontri per lo più inconcludenti. Macché. In una seduta - continua Imprudente - si è riusciti a parlare ore e ore sulla questione dei sottoservizi da ristrutturare, senza che emergesse un quadro preciso della strategia da disegnare. Il rappresentante della Gran Sasso Acqua, molto opportunamente, ha fatto presente che l’azienda ha ottenuto i finanziamenti, sa perfettamente come agire, ma non può muoversi senza i precisi indirizzi forniti dal Comune. E chi si aspettava che l’Amministrazione attiva fornisse subito tali indirizzi all’azienda che gestisce l’intero ciclo delle acque nell’Aquilano, è rimasto deluso. Il Sindaco e la sua ‘corte’ di accompagnatori non hanno detto o dato nulla di concreto. Come sempre, del resto.

Questi sarebbero i protagonisti della ricostruzione del Capoluogo d’Abruzzo… C’è da essere più che preoccupati" conclude Imprudente.


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