Ricostruzione, Pd: la Regione tergiversa ancora sul prezziario

A un anno dal terremoto si parla ancora di prezziari

25 Marzo 2010   18:49  

"Che ad un anno dal sisma del 6 Aprile, quando la ricostruzione dovrebbe essere già ad uno stadio avanzato, ancora si stiano affrontando le problematiche  relative al prezziario regionale sembra veramente assurdo". E' quanto dichiara in una nota Francesco Iritale segretario del Pd a L'Aquila.

"Eppure - aggiunge - già nella prima fase della ricostruzione,nell’estate scorsa, in riferimento agli immobili con  danni classificati B e C, erano state poste problematiche  inerenti questioni analoghe prontamente denunciate sia dal Comune dell’Aquila che dagli ordini professionali.

Più chiaramente: il prezziario della regione Abruzzo è stato varato nel 2000 e da quella data ha subito solo incrementi percentuali nei prezzi calcolati su base ISTAT.

A Luglio lo stesso prezziario è stato ritoccato in alcune nuove voci ma non ha tenuto conto delle novità tecnologiche che impone una ricostruzione come la nostra. Paradossalmente il prezzo delle fibre di carbonio, usate per i rinforzi strutturali degli edifici, si è attestato agli attuali 1.200,00 euro a mq valore ben quattro volte superiore a quello praticato dal mercato.

Ciò ha portato alla redazione di progetti con quella particolare voce di prezzo, e conseguentemente alla loro presentazione, fino al termine ultimo fissato al 31/01/2010.

A Febbraio scorso la Regione, accortasi tardivamente del disastro a cui stava portando la ricostruzione dell’Aquila e a progetti in corso di esame, ha ritoccato il prezzo delle fibre dai 1.200,00 euro a mq ai 247 euro a mq.

Ne è sorta una vera e propria paralisi delle pratiche che si ripercuote sul blocco dei lavori per le B e le C e che influenza negativamente sul successivo rientro dei cittadini nelle loro case.

Inoltre la ricostruzione pesante, riguardante le abitazioni classificate E, rischia ulteriori ritardi perché il prezziario attuale, come detto, è lacunoso di alcune nuove tecnologie e contiene ancora prezzi spropositati per altri tipi tecnologie riportate in elenco.

Insomma la Regione Abruzzo mostra anche qui la sua drammatica latitanza su questioni di massima importanza che rischiano di bloccare la ricostruzione dell’Aquila.

Il Comune ha avuto anche modo di denunciare questa situazione direttamente al Prefetto in un incontro promosso dal Comune stesso con gli ordini professionali ed i Consorzi incaricati del controllo delle pratiche (ReLuiss e Cineas).

Il Partito Democratico dell’Aquila chiede - conclude Iritale - che il Presidente Chiodi, che è anche il Commissario per la Ricostruzione, intervenga subito per porre fine a questi inutili e dannosi disservizi. Gli aquilani sono stufi di lungaggini e rinvii e rivendicano la legittima aspettativa di vedere ricostruite le proprie abitazioni".


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