Ricostruzione a rischio infiltrazioni, arriva l'Antimafia

La commissione parlamentare il 15 a L'Aquila

07 Ottobre 2009   15:01  

'Stiamo lavorando sul fronte delle infiltrazioni mafiose nella attivita' di ricostruzione post terremoto, tra l'altro il 15 ottobre verra' qui la Commissione nazionale antimafia, per parlare con me'. Lo ha detto stamane il Procuratore della Repubblica dell'Aquila e responsabile della Direzione distrettuale antimafia, Alfredo Rossini che segue l'inchiesta sui crolli del 6 aprile e le attivita' sulle infiltrazioni malavitose nei cantieri della ricostruzione. Con lui stamattina, in Procura, era presente anche Olga Capasso, sostituto presso la Direzione nazionale antimafia. 'Noi abbiamo vari procedimenti - ha proseguito Rossini - relativi ai fatti di origine mafiose e come tali li stiamo approfondendo per andare avanti'.

'In questo momento noi stiamo lavorando su cinque perizie che sono state depositate e a mano a mano faremo le nostre valutazioni'. Ha detto ancora il Procuratore Rossini, parlando degli imminenti avvisi di garanzia nei riguardi di persone che con le loro condotte erronee avrebbero contribuito ad indebolire gli edifici sbriciolati nel sisma del 6 aprile. Ai giornalisti che chiedevano al magistrato se fosse rimasto convinto dell'idea di arrestare i responsabili senza indagarli, lo stesso Rossini ha detto che 'tutti mi hanno detto che bisogno c'e' di arrestarli? Facciamogli solo l'interrogatorio, io pero' ho le mie idee e le vedro' al momento opportuno'.

GABRIELLI, UN TAVOLO PER LA SICUREZZA NEI CANTIERI

Un tavolo di confronto e coordinamento per la sicurezza nei cantieri e' stato creato di comune accordo tra la prefettura dell'Aquila e la Provincia. A darne notizia e' stato oggi il vicecommissario vicario e prefetto del capoluogo abruzzese, Franco Gabrielli, intervenuto durante la conferenza stampa della Legacoop. Gabrielli ha specificato che "a questo tavolo parteciperanno i sindacati, gli organi di controllo e gli Enti locali ed e' stato pensato per ricostruire L'Aquila nel rispetto della legalita'". Citando una frase dello scrittore Corrado Alvaro, il prefetto ha quindi concluso: "la disperazione piu' grande che possa impadronirsi di una societa' e' il dubbio che vivere rettamente sia inutile".

"Se e' vero che bisogna sempre pretendere di piu', credo che bisognerebbe in parallelo riflettere sui tempi necessari nella realizzazione di opere che sono umane. Il terremoto non c'e' stato tre anni fa ma il 6 aprile scorso". Con queste parole il prefetto dell'Aquila, Franco Gabrielli, intervenuto oggi all'incontro della Legacoop, ha sottolineato come non si debba parlare di ritardi nella ricostruzione ma si tratti, semmai, di tempi tecnici che devono essere rispettati. "Questo - ha aggiunto Gabrielli - e' il terremoto ai tempi di internet, dove tutti sono sismologi, ma e' anche il terremoto ai tempi della legislazione europea che in materia di rifiuti, ad esempio, impone limiti e procedure ben precise: non si puo' fare una buca e buttarci dentro tutte le macerie".


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